martedì 1 novembre 2016

La vera genesi di Halloween: parla lo scrittore Eraldo Baldini



Ma quale festa satanica. Halloween è un'antica tradizione legata al capodanno agrario che esiste da migliaia di anni. Anche nel nostro Paese. Parla l'antropologo Eraldo Baldini

di Paolo Papi
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David Ryckaert il Giovane, La danza dei folletti

Giallista noir, sceneggiatore, antropologo, Eraldo Baldini è l’autore con Giuseppe Bellosi di Halloween (2006, Einaudi), una delle ricerche più apprezzate sulle origini di questa antichissima festività preceltica che oggi, grazie alla cinematografia americana, è diventata nuovamente di moda tra giovani e giovanissimi.

Definito da Carlo Lucarelli «una delle voci più interessanti della nuova narrativa italiana», Baldini bolla come «sorprendenti», in questa intervista, le accuse di «satanismo» e «neopaganesimo» contro Halloween mosse, nell’ordine, da don Benzi , da Radio Maria e dal vescovo di Verona . «Il fatto che la religione vincente demonizzi una forma religiosa precedente come Halloween è avvilente. La Chiesa poi – spiega ancora - ha inserito le nostre feste sulle feste pagane preesistenti: la nascita di Cristo è a Natale, quando si celebrava il solstizio d’inverno, la festività di Ognissanti è fissata nel giorno dei morti, ad Halloween. Potrei continuare. Insomma: non si possono negare la storia, le nostre radici». 


Baldini, cinema e letteratura a parte, quali sono le vere origini di Halloween?

Halloween è un antichissimo capodanno agrario, forse preceltico, basato sui riti di accoglienza verso i defunti, che erano considerati capaci di propiziare il raccolto dell'anno successivo e il benessere della famiglia. Una tradizione che ha resistito, in tutta Europa, fino almeno alla metà del secolo scorso. Io stesso, che sono del ravennate, ricordo quando mia madre mi faceva svegliare prestissimo nel giorno dei morti per rassettare il letto in vista della visita dei nostri antenati...


Anticamente Halloween cadeva negli stessi giorni di oggi?

Sì, la festa veniva celebrata nel periodo dello spartiacque del ciclo agrario, quando si iniziano le semine per il raccolto successivo. I dodici giorni che vanno dalla sera del 31 ottobre al giorno di San Martino (11 novembre), per i nostri antenati, erano un momento di sospensione del tempo, un tempo magico durante il quale venivano annullate le barriere con l’aldilà, le persone defunte tornavano a fare visita ai vivi, i bambini andavano in giro mascherati nelle case per impersonare i defunti e propriziare la buona sorte. Insomma: i defunti andavano nutriti, omaggiati con tavole imbandite, zucche vuote, fuochi accesi. Tutto nasce da qui…


Pagana, è una festa pagana

Sì, ma non ci vedo nulla di male. È inutile negare la storia. Che l’Europa, prima di essere cristiana, fosse pagana è un dato storico. E poi la ricorrenza di Ognissanti nasce proprio attorno al 700 dc per cristianizzare questa antica festività


E i bambini, che ruolo giocavano?

Il ritorno dei morti, che erano considerati i numeri tutelari, veniva rappresentato dai bambini mascherati che andavano nelle case e facevano la questua, una tradizione che è rimasta viva fino a oggi senza che nessuno la consideri incompatibile con la cultura cristiana.


Perché i bambini?

Erano considerati i più vicini ai morti perché non avevano fatto ancora i riti inziatici. Si pensava, allora, che i neonati fossero morti che ritornavano.


Non negherà che, così come appare oggi, conti molto la suggestione cinematografica

Ma certo. Ma in origine non era una festa horror, c’era un clima di rispetto e anche di paura per allontanare gli spiriti inquieti o malvagi. Ma rispetto all’entusiasmo dei bambini di oggi bisogna dire: Halloween oggi è l'unica festa in cui loro diventano protagonisti. Un modo per riappropriarsi di un dimensione notturna, trasgressiva, libera. Direi che sicologicamente e socialmente, anche se i ragazzi non lo sanno, è utilissimo questo ritorno di una tradizione che sembrava scomparsa.


E a chi accusa Halloween di svilire le festività della nostra cultura che cosa risponde?

Che anche il Natale è diventato consumistico senza che nessuno si sogni di chiederne l'abolizione. Che quasi tutte le festività religiose odierne nascono da antiche festività pagane, che la religione cristiana, ha fatto proprie, cambiandole e recuperandole. La storia è storia. Gli anatemi lasciamoli perdere.

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