domenica 19 luglio 2020

Lourdes a Milano

 
Santa Maria alla Fontana, Milano 
 Milano: Chiesa di Santa Maria alla Fontana
Santa Maria alla Fontana, struttura nata nel Cinquecento come ospedale per la cura delle malattie della pelle, con grande piscina utilizzata per l’immersione nelle acque “taumaturgiche” che qui scaturivano in abbondanza. Una Lourdes d’altri tempi e come tale stravolta da un’orrida chiesa “superiore” che ha relegato “in cantina” l’ex ospedale - opera di Giovanni Antonio Amadeo - e i suoi affreschi. Oggi le originarie acque sorgive sono state sostituite da una volgare “acqua del sindaco”, che sgorga dai cannelli previa apertura dell’apposito rubinetto.
La chiesa sorta sul luogo di una piccola cappella medievale costruita dove un piccolo avvallamento nel terreno raccoglieva le acque da una fonte di acqua sorgiva, ritenuta miracolosa. L’acqua di Santa Maria alla Fontana era particolarmente indicata per “curare” malattie come l’artrite o l’osteoporosi.
Nel 1507, per volontà del governatore francese di Milano Charles d’Amboise, fu eretta la nuova struttura. Il progetto della chiesa fu a lungo attribuito a Leonardo da Vinci, a causa della sua amicizia con il governatore
Questa credenza rimase irrisolta fino al 1982, quando l’archivista Grazioso Sironi ritrovò e pubblicò un contratto del 17 marzo 1508 in cui l’architetto Giovanni Antonio Amadeo appare come il vero progettista ed esecutore del santuario.
La chiesa nel corso dei secoli subì ogni sorta di modifica e situazione, anche perché dispersa nei boschi a nord del capoluogo. Così arrivò ancora incompleta all’inizio del 1900, quando si decise di completarla e definirla. L’aspetto odierno è per gran parte quello del primo Novecento ad eccezione della stupenda chiesa inferiore, dove si trova la fonte miracolosa...

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