martedì 28 luglio 2020

La Signora degli animali vicina a Reitia dea dei Veneti

 Potnia Theron - Signora delle fiere o Signora degli animali
 
Potnia Theròn (termine che deriva dal greco Ἡ Πότνια Θηρῶν, ovvero Signora degli animali) è un epiteto adottato per la prima volta da Omero («… Signora delle belve, Artemide selvaggia …] per descrivere una caratteristica di Artemide e successivamente impiegato per definire molte divinità femminili legate agli animali sui quali esse erano in grado di esercitare il loro potere.
Sono state elaborate ipotesi sulla presenza, in periodo arcaico, di una religione originaria di impronta matriarcale, in cui le figure femminili legate a un culto della Dea Madre fossero predominanti.
Il principio matrilineare, che l’antropologo svizzero Johann Jakob Bachofen riconobbe in un primo momento presso l’antico popolo anatolico dei Lici, originò una società matriarcale, predisposta alla tolleranza e alla pace. Questa società, principalmente agricola, si espresse sul piano religioso, con un’iconografia associata spesso a figure divine quali le Dee-madri e le divinità lunari. Bachofen raccolse meticolosamente tutte le manifestazioni che caratterizzarono questo periodo da quello che, successivamente, secondo il filosofo Julius Evola, lo avrebbe soppiantato, vale a dire il patriarcato….
"Come la sua danza e la sua bellezza
appartengono al fascino e allo splendore
della libera natura, così anch’ella è
intimamente legata con tutto ciò che
vive, con gli animali e le piante.
Artemide è la Signora delle belve feroci,
ma corrisponde pure allo spirito della
natura che ella si prenda cura di loro
come una madre, per poi giuliva
cacciatrice inseguirle col suo arco.
Walter Otto, Gli Dei della Grecia, 1929"

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