Si dice che su quest’isola si trovi uno degli ingressi al Regno di Agarthi, un regno leggendario che si crede essere situato all’interno della Terra. Sembra che questo regno sia abitato da un popolo evoluto, pacifico e intelligente, e che i suoi accessi, visibili esclusivamente ad iniziati e illuminati, siano sparsi per il mondo.E quindi pare che questa piccola isoletta, considerata sacra fin dai tempi degli Etruschi, costituisca uno di quegli accessi magici. Una formidabile esplosione sublacustre del complesso vulcanico Volsino relativamente recente, prodottasi circa 120.000 anni fa, è stata l’origine della conformazione dell’isola: una parte montuosa chiamata Monte Tabor e una ad andamento pianeggiante, ambedue coperte da una ricca vegetazione.
L’isola, che doveva avere dimensioni maggiori per il basso livello delle acque del lago, era più frequentata in epoca protostorica e abitata in epoca etrusca. Il ritrovamento di due piroghe, conferma il collegamento con la vicina Bisenzio, sulla sponda occidentale del lago, un ampio abitato formatosi nel corso del Bronzo Finale e assiduamente frequentato per tutto il IX e VIII sec. a.C.
Oggi il complesso appartiene alla Principessa Maria Angelica del Drago che continua la tradizione familiare di valorizzazione e apertura al pubblico dell’isola.
La Bisentina racchiude pregevoli opere di architettura a partire dalla chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo adiacente al convento, dove si trova il bel sepolcro quattrocentesco di Ranuccio Farnese, ai diversi oratori costruiti tra il XV e il XVI secolo che si susseguono salendo al Monte Tabor, alcuni ornati di stucchi ed affreschi, lungo un erto percorso devozionale.
Nessun commento:
Posta un commento