“Aprire gli occhi su qualcosa è sempre
una faccenda molto personale.”
(don Juan Matus)
Nel 1960 il giovane antropologo Carlos Castaneda viaggia tra il deserto messicano di Sonora e l’Arizona per cercare notizie utili alla sua tesi in Antropologia nell’Università della California a Los Angeles. Alla stazione degli autobus incontra don Juan Matus, un vecchio indios Yaqui esperto di peyote che rivede molte volte per raccogliere informazioni sulle piante medicinali usate dagli indiani messicani.
Dopo un anno di incontri e interviste, il vecchio indiano gli concede la sua fiducia e lo introduce nel suo mondo. Don Juan gli rivela che lui è un nagual come pure Carlos, perciò lo prende come suo apprendista. Castaneda affronta un addestramento lungo 15 anni che descrive nei 13 libri che raccontano le sue esperienze con don Juan.
una faccenda molto personale.”
(don Juan Matus)
Nel 1960 il giovane antropologo Carlos Castaneda viaggia tra il deserto messicano di Sonora e l’Arizona per cercare notizie utili alla sua tesi in Antropologia nell’Università della California a Los Angeles. Alla stazione degli autobus incontra don Juan Matus, un vecchio indios Yaqui esperto di peyote che rivede molte volte per raccogliere informazioni sulle piante medicinali usate dagli indiani messicani.
Dopo un anno di incontri e interviste, il vecchio indiano gli concede la sua fiducia e lo introduce nel suo mondo. Don Juan gli rivela che lui è un nagual come pure Carlos, perciò lo prende come suo apprendista. Castaneda affronta un addestramento lungo 15 anni che descrive nei 13 libri che raccontano le sue esperienze con don Juan.
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