Giovanni Tritemio dal latino Johannes Trithemius crebbe duramente
allevato da un patrigno egoista il quale non si occupò mai delle sue
necessità ne tanto meno di dargli un istruzione, cosi' il giovane
johannes si trovo'nella completa ignoranza fino all'età di quindici
anni. L'infelice ragazzino cosi' decise di fuggire verso la città di
Wurzburg dove per fortuna fu accolto dall'umanista ed insegnante
Wimpheling che lo allevò e lo instrui' agli studi classici. Dopo un
breve soggiorno al monastero di Sponheim, T. fu subito notato per il suo
carattere amorevole e per la sua sofisticata cultura dal priore
Holzhausen il quale gli propose di continuare a risiedere nella
confraternita e quindi di prendere i voti cosa che T. farà prontamente
prendendo i voti dopo soli otto giorni. Dopo soli due anni T. sarà abate
del monastero titolo che indosserà con molta grazia mostrando sempre
esempi di amore e misericordia verso tutti, rigore verso le leggi ma
anche passione verso l'erudizione in particolar modo verso gli studi
scientifici. Si procurò un collezione talmente vasta di libri su tutto
lo scibile umano da rendere unica e ricercata la biblioteca del
monastero di Sponhein. Grazie alla sua personalità cosi'eclettica,
gioviale e raffinata T. divenne presto amato da più parti d'italia
rendendo famoso lo stesso monastero, ebbe come amici moltissimi uomini
dotti dell'epoca e tantissimi signori soprattutto l'imperatore
Massimiliano suo grande sostenitore. Sono gli anni più belli della vita i
T. ma destinati a diventare i più amari. Tanta era l'invidia di cui era
circondato e presto i suoi nemici avrebbero capito come far cadere
quell'uomo che veniva dal nulla ma che da tutti era cosi' stimato. T. ,
infatti, aveva da sempre avuto una grande passione per l'occulto, e
questo per molti rappresentanti del clero era inaccettabile. Aveva
fondato la confraternita celta, una società segreta che studiava
l'astrologia, l'alchimia, la magia, le lingue e la matematica, era
spesso in contatto col famoso occultista Enrico Cornelio Agrippa, era
affascinato dal profeta Giovanni Mercurio Da correggio, da lui
conosciuto, ed infine, cosa che gli costerà la direzione del monastero
di Sponhein, pubblicò l'opera che lo avrebbe reso celebre per secoli
ovvero il trattato esoterico 'steganografia' il quale, riprendeva le
antiche tematiche teurgiche e si proponeva di insegnare l'uso di un
linguaggio magico capace di mettere in contatto con le anime
dell'aldilà. Sin dalla prima tentata pubblicazione T. si rese conto di
quanto potesse scottare il suo libro ed infatti tentò da subito di
distruggerlo , ma ormai l'opera circolava sotto forma di appunti ed era
già amata da tutti i suoi seguaci, il testo rimarrà sotto forma di
appunti fino al 1601, anno della prima pubblicazione ufficiale avvenuta
come si nota molti anni dopo la sua morte, ma nel 1609 sarà inserito
dalla chiesa nell'' indice dei libri proibiti'. All'inizio T. davanti il
tribunale dell'inquisizione riconobbe di avere studiato molti libri di
magia e, perfino, avere imparato esorcismi, ma la Chiesa, non apprezzò
l'onesta dell'abate anzi l'accusò maggiormente di insegnare le scienze
maledette, di fare sortilegi diabolici.Trithemius, si difese
argomentando che tali studi non avevano fatto altro che accrescere la
sua fede cristiana. Ma ormai era tutto inutile, e per quanto T. fu
graziato da un possibile arresto per eresia dovette però abbandonare il
monastero immediatamente, all'inizio dietro l'insistenza dell'imperatore
Massimiliano si trasferi' presso la sua corte ma subito si rese conto
che quella vita agiata non apparteneva al suo modo semplice di essere,
lui desiderava solo la quiete e la pace, cosi', salutando l'imperatore
si rifuggiò nel piccolo monastero di s. Jacob in Scozia, qui comporrà
molte opere importanti e morirà a soli cinquanta anni, le sue spoglie
saranno sepolte nella chiesa scozzese di Wurzburg….
sabato 14 dicembre 2019
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