sabato 14 dicembre 2019

GIOVANNI TRITEMIO (TRITHEMIUS) E LA CONFRATERNITA CELTA

Giovanni Tritemio dal latino Johannes Trithemius crebbe duramente allevato da un patrigno egoista il quale non si occupò mai delle sue necessità ne tanto meno di dargli un istruzione, cosi' il giovane johannes si trovo'nella completa ignoranza fino all'età di quindici anni. L'infelice ragazzino cosi' decise di fuggire verso la città di Wurzburg dove per fortuna fu accolto dall'umanista ed insegnante Wimpheling che lo allevò e lo instrui' agli studi classici. Dopo un breve soggiorno al monastero di Sponheim, T. fu subito notato per il suo carattere amorevole e per la sua sofisticata cultura dal priore Holzhausen il quale gli propose di continuare a risiedere nella confraternita e quindi di prendere i voti cosa che T. farà prontamente prendendo i voti dopo soli otto giorni. Dopo soli due anni T. sarà abate del monastero titolo che indosserà con molta grazia mostrando sempre esempi di amore e misericordia verso tutti, rigore verso le leggi ma anche passione verso l'erudizione in particolar modo verso gli studi scientifici. Si procurò un collezione talmente vasta di libri su tutto lo scibile umano da rendere unica e ricercata la biblioteca del monastero di Sponhein. Grazie alla sua personalità cosi'eclettica, gioviale e raffinata T. divenne presto amato da più parti d'italia rendendo famoso lo stesso monastero, ebbe come amici moltissimi uomini dotti dell'epoca e tantissimi signori soprattutto l'imperatore Massimiliano suo grande sostenitore. Sono gli anni più belli della vita i T. ma destinati a diventare i più amari. Tanta era l'invidia di cui era circondato e presto i suoi nemici avrebbero capito come far cadere quell'uomo che veniva dal nulla ma che da tutti era cosi' stimato. T. , infatti, aveva da sempre avuto una grande passione per l'occulto, e questo per molti rappresentanti del clero era inaccettabile. Aveva fondato la confraternita celta, una società segreta che studiava l'astrologia, l'alchimia, la magia, le lingue e la matematica, era spesso in contatto col famoso occultista Enrico Cornelio Agrippa, era affascinato dal profeta Giovanni Mercurio Da correggio, da lui conosciuto, ed infine, cosa che gli costerà la direzione del monastero di Sponhein, pubblicò l'opera che lo avrebbe reso celebre per secoli ovvero il trattato esoterico 'steganografia' il quale, riprendeva le antiche tematiche teurgiche e si proponeva di insegnare l'uso di un linguaggio magico capace di mettere in contatto con le anime dell'aldilà. Sin dalla prima tentata pubblicazione T. si rese conto di quanto potesse scottare il suo libro ed infatti tentò da subito di distruggerlo , ma ormai l'opera circolava sotto forma di appunti ed era già amata da tutti i suoi seguaci, il testo rimarrà sotto forma di appunti fino al 1601, anno della prima pubblicazione ufficiale avvenuta come si nota molti anni dopo la sua morte, ma nel 1609 sarà inserito dalla chiesa nell'' indice dei libri proibiti'. All'inizio T. davanti il tribunale dell'inquisizione riconobbe di avere studiato molti libri di magia e, perfino, avere imparato esorcismi, ma la Chiesa, non apprezzò l'onesta dell'abate anzi l'accusò maggiormente di insegnare le scienze maledette, di fare sortilegi diabolici.Trithemius, si difese argomentando che tali studi non avevano fatto altro che accrescere la sua fede cristiana. Ma ormai era tutto inutile, e per quanto T. fu graziato da un possibile arresto per eresia dovette però abbandonare il monastero immediatamente, all'inizio dietro l'insistenza dell'imperatore Massimiliano si trasferi' presso la sua corte ma subito si rese conto che quella vita agiata non apparteneva al suo modo semplice di essere, lui desiderava solo la quiete e la pace, cosi', salutando l'imperatore si rifuggiò nel piccolo monastero di s. Jacob in Scozia, qui comporrà molte opere importanti e morirà a soli cinquanta anni, le sue spoglie saranno sepolte nella chiesa scozzese di Wurzburg….

Nessun commento: