«Il mio tentativo è quello di mostrare come l'antichità possa essere rilevante per la vita della psiche e come la vita psichica possa rivitalizzare l'antichità» afferma Hillman in uno dei saggi raccolti in questo denso e prezioso volume, in cui alcune figure del mito greco sono riconnesse alla storia e alla vita quotidiana: da Dioniso – prendendo le mosse dalle intuizioni di Nietzsche e di Jung – ad Atena, che troviamo «al cuore del mito del progresso della civiltà occidentale»; dal motivo mitologico dell'abbandono del bambino, «realtà psicologica permanente», a Marte, ispiratore di quell'«amore nella guerra e per la guerra che è più forte della vita»; dal titanismo dell'epoca presente, responsabile dell'«anestesia psichica» che è il contrassegno della nostra civiltà, a un Edipo reinterpretato nel quadro di «una re-visione archetipica della psicologia del profondo». E poi Afrodite, Estia, Era, Ermes, Oceano, Orfeo, Apollo, in un percorso affascinante attraverso le fibre più intime della nostra civiltà e della nostra psiche."
lunedì 22 agosto 2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento