Con il 9 di Agosto, Solis Dies, inizia la fase Aurea del ciclo, sotto la tutela dell’Apollo Iperboreo, l’astro luminoso diviene Dominus nella manifestazione e celebra la vittoria herculea dell’Heroe Hermetico e Solare. Il mese, dedicato ad Augusto, quale principio vivente del rinnovamento della Potestas e dell’Auctoritas sacrali, riformula e accresce il patto primordiale con gli Dei:
“iam nova progenies caelo demittitur alto […] tuus iam regnat Apollo”
(Virgilio, Bucoliche, Ecloga IV, 10).
Ercole, quale allegoria dell’orante in cammino, ha superato le dodici prove del mito, riunendo ciò che era sparso (Gerione), sopraffacendo e dominando le Acque di sotto e quelle di sopra, dominando le riemergenze con volontà solare, oltrepassando gli abissi, congiungendosi all’Empireo con un atto di forza legittima, scevro da tracotantia, onde risvegliare la scintilla divina in sé e ricadere volontariamente sulla Terra purificata di ogni traccia di umidità e trasfigurata dal Fuoco. Così Augusto, iniziato e Pontefice, ha lanciato il ponte che ricollega il mondo degli uomini a Giove, ristabilendo la pax deorum hominumque.
Operativamente inizia il percorso che condurrà alla "sperimentazione" equinoziale di Mithra, fautore e protettore dell'Impero, di cui il Sol Indigens è una manifestazione, qualificata come Invictus.
“E quanto l’Urbe più scendeva all’Ime
Tartaree volte, tanto più l’Urano
Splendea di Fasto nell’Arca sublime”
(Giustiniano Lebano, Il Cielo Urbico, Il Leone Canto Quinto).
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