I
Turchi/turcomanni e gli uralo-altaici, in fatto di religione, ebbero una
"poliedricità" sorprendente: giunti dalle Steppe in Europa e nel
Vicino Oriente, vediamo una parte di loro
convertirsi all'Islam sunnita, altri all'Ebraismo talmudico, altri ancòra al
Cristianesimo cattolico.
D'altro lato, quelli rimasti nelle Steppe, abbracciarono in maggioranza il Buddhismo mahayanico.
L'impressione che mi dànno è che fossero Tribù estremamente determinate nel voler assoggettare i popoli confinanti, ma altrettanto "povere" dal punto di vista culturale ed intellettuale: non solo le Civiltà indo-europee erano loro superiori, ma le stesse Civiltà semite e camite.
D'altro lato, quelli rimasti nelle Steppe, abbracciarono in maggioranza il Buddhismo mahayanico.
L'impressione che mi dànno è che fossero Tribù estremamente determinate nel voler assoggettare i popoli confinanti, ma altrettanto "povere" dal punto di vista culturale ed intellettuale: non solo le Civiltà indo-europee erano loro superiori, ma le stesse Civiltà semite e camite.
C'è da
sottolineare che Gengis Khan era legato ad un sistema religioso legato allo
sciamanesimo. Ma l'apertura mentale di questo condottiero di grande valore era
tale (conosceva una quindicina di lingue e dialetti) che riusci ad assoebire
anche il cristianesimo nestoriano cacciato dal Mediterraneo e che trovo
"asilo" presso la corte vacante di Gengis Khan.
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