sabato 19 maggio 2012

Il mistero di Verona XVII


Teodorico il Grande che la storia di questo re d'Italia vuole abbia abitato prevalentemente a Verona dove era la sua regale dimora, aimè andata persa. Il palazzo era proprio sul poggio di San Pietro, sottolineo LUOGO INCANTEVOLE DA DOVE SI PUO' VEDERE TUTTA LA CITTA'Molte leggende avvolgono la vita di questo barbaro romanizzato ma quella più conosciuta è una poesia del Carducci che descrive la marte del re goto e inizia con queste parole: LA LEGGENDA DI TEODORICO Su 'l castello di Verona Batte il sole a mezzogiorno, Da la Chiusa al pian rintrona Solitario un suon di corno, Mormorando per l'aprico Verde il grande Adige va; Ed il re Teodorico Vecchio e triste al bagno sta. .................. La leggenda in sintesi è cosi svolta: Teodorico, re degli Ostrogoti, secondo la leggenda italiana, ebbe una triste fine: un cavallo indemoniato lo scaraventò nell’Inferno, facendolo precipitare nel cratere di un vulcano. E’ mezzogiorno ed il re Teodorico sta prendendo il bagno, quando ode il suono di un corno da caccia. Mentre si abbandona al ricordo degli anni giovanili, gli si annuncia l’apparizione di un cervo straordinario. Chiede in tutta fretta l’occorrente per la caccia e balza in groppa ad un cavallo nero che gli era apparso vicino. Il “corsier”, che è una creatura infernale, schizza rapido lontano e, con una corsa pazzamente fantastica, giunge all’isola di Lipari e fa precipitare nel cratere del vulcano il re, colpevole di persecuzioni e di omicidi contro gli italici di fede cattolica.

La Caccia Infernale. Il bassorilievo si trova sulla facciata di San Zeno e raffigura la leggenda della fine di Teodorico che inseguendo un cervo viene precipitato dal suo cavallo demoniaco nel cratere dello Stromboli. La pietra ha un alto contenuto di zolfo e in passato, sfregando una sasso sulla suggestiva scena, le madri di Verona facevano sentire ai loro figli indisciplinati "l'odere dell'Inferno" da cui i fori di cui è ricoperta la scena. Inoltre per rinforzarne il mito re Teodorico il Grande sposa la franca Audefleda, sorella del re merovingio Clodoveo, così si lega alla dinastia più misteriosa d'Europa, alla prima nobiltà che dicono imparentata con Cristo!
La suggestiva scalinata che passando in fianco al museo porta sul piazzale del Colle di San Pietro, Si noti un bucranio con relativi festoni in marmo che abbelliva in origine il fronte del teatro romano

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