sabato 19 maggio 2012
Il mistero di Verona III
Lo studio di Umberto Grancielli sulla -città nascosta- parte da due documenti alto medioevali Il primo è un immagine, la prima immagine che si conosce integrale di una città medioevale, che è conosciuta come :-Iconografia Rateriana-
Nel convegno che si è appena tenuto a Castel Vecchio più di un relatore ha sostenuto che questa l'immagine di Verona potrebbe essere quella dei tempi di Teodorico L'ariano.
In parallelo a questa suggestiva immagine senza assolutamente prospettiva, esiste una composizione poetica chiamato :-Ritmo Pipiniano- chiamato anche -Versus de Verona- dedicato a re Pipino il figlio di Carlo Magno che regnò in Verona . I primi cinque versi o terzine, che andrò a riportare, di questa composizione lodano il mondo pagano con i suoi monumenti. Le restanti descrivono il critianesimo prendendo in esame i Vescovi di Verona cronlogicamente.
VERSUS DE VERONA
1. Magna et praeclara pollet urbs haec in Italia
in partibus Venetiarum, ut docet Isidorus (18),
que Verona vocitatur olim ab antiquitus.
Grande ed illustre sorge una città in Italia, nelle Venezie, come insegna Isidoro, che fin dall’antichità si chiama Verona.
2. Per quadrum est compaginata, murificata firmiter:
quadraginta et octo turres fulgent per circuitum,
ex quibus octo sunt excelsae (19), quae eminent omnibus.
Di forma un quadrata, difesa da possenti mura; quarantotto torri risplendono in questa cortina, di queste otto superano le altre in altezza.
3. Habet altum laberintum magnum per circuitum,
in quo nescius ingressus non valet egredere,
nisi igne cum lucerne, vel a filo glomere.
Ha un alto labirinto, che forma un grande anello : chi vi entra senza conoscerlo, non può uscirne, se non a lume di candela o con il filo di un gomitolo
4. Foro lato spatioso sternuto lapidibus,
ubi quattuor in cantos magni instant fornices;
plateae mirae sternutae de sectis silicibus.
C’è una piazza larga e spaziosa, lastricata in pietra: su ciascuno dei quattro angoli sorge un grande arco; meravigliose strade lastricate con pietre squadrate:
5. Fana et tempIa constructa ad deorum nomina,
Lunis, Martis et Minervis, Iovis atque Veneris,
et Saturni sive Solis, qui prefulget omnibus.
Vi sono templi in stile antico dedicati agli dèi; Luna, Marte e Minerva, Giove e Venere, e Saturno, e il Sole che splende su tutto.
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