sabato 19 maggio 2012

Il mistero di Verona V


                       Le forti presenze templari in Verona e provincia 
 Forze controiniziatiche hanno cercato per anni di "nascondere" l'importanza e le numerose ed importanti testimonianze della presenza templare in Verona e nel suo territorio. Una delle magioni templari più importanti d'Italia aveva sede proprio nella città scaligera. Era collocata alla fine di via Scriminari, il lato sinistro si rivolgeva su Via Carducci e via San Vitale, nell’angolo della quale vi era il campanile. Era disposta proprio in riva ad un ramo dell'Adige quello che alla fine dell'ottocento verrà interrato. In conseguenza della caduta rovinosa dell'Ordine del Tempio i beni mobili ed immobili, consistenti anche in migliaia di reliquie (i denari andaro al papato) passarono ai Giovanniti di Malta, oggi  nella chiesa dell'ordine di Malta dedicata a Santa Maria al parradiso esono tutt'ora presenti le migliaia di reliquie e parte delle statue. Alcuni studiosi riferiscono che a  Verona morì anche il Gran Maestro Armand de la Tour Rouge, il 30 Settembre 1184 e qui sembra sia stato temporaneamente sepolto dato che poi   si è persa ogni traccia della sua tomba e della sua salma. La sua venuta sarebbe da mettere in relazione con il concilio svoltosi a a Verona indetto dal papa Lucio III che morirà e verrà sepolto in duomo. Fra il 1181 e il 1185 Verona è sede del Papato. Mi limito a questo anche se molto si potrebbe dire. Nel territorio legato alla città scaligera ricco di castelli e di edifici straordinari erano ubicate commanderie e mansio templari vedi Gazzolo, Pressana, Veronella, Borghetto ecc. Vari comuni della provincia di Verona sono interessati, nel periodo del XII secolo, con documentazioni d'archivio. Come abbiamo saputo il Papa al tempo della II crociata si era rifugiato a Verona così i maestri templari e i Giovaqnniti, che dipendevano direttamente dal Papa, dovevano recarsi nella città scaligera per conferire con lui. Esistono numerose prove di lasciti fatti ai templari di molte famiglie importanti e anche gli Scaligeri seguirono questo esempio (vedi Alberto I padre di Cangrande)in vita e "post mortem". San marco di Borghetto (oltretutto luogo incantevole adiacente al castello di Valleggio sul Mincio) era una sede della mansio dei templari con Pieve annessa e Molino. Esiste un documento del 1263, riguardante Cerea, che attesta una causa legale da parte dei templari, per il possesso di un terreno.

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I reliquari posti nella chiesa di Santa Maria al Paradiso che in origine appartenevano ai templari

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