Nel
comune di Magnano e specificatamente in località S.Secondo, non molto
distante dalla comunità monastica di Bose, in posizione molto
dominante, ci troviamo di fronte ad un altro masso di notevole
importanza per quello che costituisce la nostra mappa dei luoghi di
potere o meglio dove è rimasta una leggera traccia dei culti druidici
della nostra terra.Il masso, di dimensioni notevoli, sovrasta la zona
dove nelle vicinanze sorgeva la città gallica di Victimula ed è anche in
confine con la Bessa, regione nota per le sue pietraie e per
l’estrazione aurifera da parte dei Victimuli poi conquistata dai romani.
Sulla sommità del masso si può notare una specie di sedile ricavato nella roccia dove probabilmente il saggio o il giudice della comunità vi si posizionava ricevendo cosi una sorta d’ispirazione che gli suggeriva giusti ed equilibrati pronunciamenti verso colui che aveva trasgredito alle regole della comunità.
Quindi possiamo notare paragonando con gli altri massi citati ed analizzati nei precedenti articoli che il dono del trasferimento non si limitava solamente alla fertilità’ ed alla cura ma anche in ambiti molto ben più delicati come la determinazione di scelte e decisioni.
Un caso similare appare fuori della gallia cisalpina e precisamente ad Avebury in Inghilterra dove un masso presenta una sporgenza naturale avente forma di un comodo sedile detta “poltrona del diavolo” dove sedendosi alla vigilia della festa di Maggio era possibile esprimere un desiderio che era certo che si sarebbe avverato.
Al Roch dei Giudissi il druido o druidessa che diveniva parte integrante con la roccia sedendovici dentro, assumeva invece il potere della saggezza e dell’equità nel giudizio contro gli accusati e guarda caso nei pressi del masso vi è una località chiamata “Pian dle forche” dove la voce popolare vuole che esso sia un luogo di supplizio….
Sulla sommità del masso si può notare una specie di sedile ricavato nella roccia dove probabilmente il saggio o il giudice della comunità vi si posizionava ricevendo cosi una sorta d’ispirazione che gli suggeriva giusti ed equilibrati pronunciamenti verso colui che aveva trasgredito alle regole della comunità.
Quindi possiamo notare paragonando con gli altri massi citati ed analizzati nei precedenti articoli che il dono del trasferimento non si limitava solamente alla fertilità’ ed alla cura ma anche in ambiti molto ben più delicati come la determinazione di scelte e decisioni.
Un caso similare appare fuori della gallia cisalpina e precisamente ad Avebury in Inghilterra dove un masso presenta una sporgenza naturale avente forma di un comodo sedile detta “poltrona del diavolo” dove sedendosi alla vigilia della festa di Maggio era possibile esprimere un desiderio che era certo che si sarebbe avverato.
Al Roch dei Giudissi il druido o druidessa che diveniva parte integrante con la roccia sedendovici dentro, assumeva invece il potere della saggezza e dell’equità nel giudizio contro gli accusati e guarda caso nei pressi del masso vi è una località chiamata “Pian dle forche” dove la voce popolare vuole che esso sia un luogo di supplizio….
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