QUALIS ARTIFEX PEREO.
FORMAZIONE
Studiò con il filosofo greco-egiziano Cheremone di Alessandria, il filosofo peripatetico Alessandro di Ege e l'astronomo Trasillo, che era stato l'astrologo di Tiberio.Dal 49 ebbe come precettore Lucio Anneo Seneca Il prefetto Sesto Afranio Burro gli insegnò le materie militari.A 16 e dieci mesi Nerone divenne imperatore con il nome di Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus.
ELARGIZIONI
Le prime misure del nuovo imperatore furono costituite da elargizioni e donazioni.Vennero distribuiti 400 sesterzi a ogni cittadino.Ai membri del senato in difficoltà economiche assicurò una pensione fino a mezzo milione di sesterzi all'anno.
Ai pretoriani una distribuzione di frumento gratuito ogni mese.
CONSOLATO
Per ridare dignità alla magistratura del consolato stabilì che la carica doveva essere rivestita per almeno sei mesi.
Ogni anno nominò da due a quattro consoli.Nerone assunse il consolato quattro volte tra il 55 e il 60.Nel 57 mantenne il consolato tutto l'anno.Nel 58 il senato propose a Nerone di acquisire il consolato a vita. Nerone rifiutò.
Dopo il 60 non assunse più il consolato fino alla crisi del 68.
GIUSTIZIA
Abolì le procedure segrete e discrezionali (intra cubiculum principis) durante i procedimenti giudiziari.Cambiò la prassi di emettere il verdetto durante lo stesso giorno del dibattimento. Si prese almeno un giorno di riflessione per scrivere la sentenza con le motivazioni.Tentò di porre un limite alle parcelle degli avvocati. Pose i procedimenti giudiziari a carico dell'erario.Ridusse i compensi ai delatori.Fece processare dodici governatori delle province per malversazione. Proibì a tutti i governatori delle province di allestire spettacoli con gladiatori e bestie feroci. Era vero che gli spettacoli venivano graditi dalla popolazione, ma le spese per il loro allestimento erano a carico dei contribuenti. Vietò ai non residenti in Egitto di possedervi delle terre. In questo modo si impediva ai romani ricchi di costituirvi dei latifondi. Tentò di ripopolare l'Italia meridionale con la costituzione di nuove colonie di veterani. Ma questi in gran parte si rivendettero i lotti.
TESORERIA
Nel 57 tolse il controllo dell'amministrazione della tesoreria (aerarium Saturni) al senato.Vennero costituiti i praefecti aerarii Saturni di nomina imperiale. I prefetti erano senatori di rango pretorio scelti direttamente dall'imperatore.
Il senato perse il potere di coniare monete. RIFORMA FISCALE
Nel 58, presentò un progetto di riforma fiscale: l'abolizione delle tasse indirette chiamate portoria, che si pagavano principalmente nei porti. Si trattava di eliminare i dazi di entrata e uscita delle merci che passavano da una provincia all'altra dell'impero. Nerone voleva la libera circolazione delle merci.La diminuzione delle entrate dell'erario sarebbe stata compensata dall'aumento del volume delle tasse di compravendita e da un moderato aumento delle tasse dirette.L'abolizione dei dazi avrebbe danneggiato:- i grandi proprietari terrieri italiani, ossia i senatori, che si sarebbero trovati a fronteggiare una maggiore concorrenza dei produttori provinciali;- gli appaltatori delle tasse, ossia i cavalieri, che avrebbero visto scomparire una delle fonti principali del loro reddito.Ne sarebbe stato avvantaggiato tutto il resto della popolazione che avrebbe goduto della diminuzione del costo della vita.Il senato, controllato dai ricchi proprietari agrari, impedì a Nerone di procedere con la sua riforma. Il contrasto tra Nerone ed il senato divenne palese. L'aristocrazia fondiaria divenne il maggiore nemico dell'imperatore.
EGITTO
Durante il suo principato Nerone nominò alla carica di prefetto d'Egitto:- Claudio Balbillo di Alessandria- Cecina Tusco, la cui madre, di origine greca, era stata nutrice di Nerone;
- Tiberio Giulio Alessandro, un ebreo di Alessandria.
Evidentemente Nerone non privilegiava gli occidentali e non aveva problemi con gli ebrei.
FISCO:Bloccato dal senato sulla riforma fiscale, Nerone emanò dei provvedimenti di minore impatto, ma non per questo meno odiati dai senatori e dai cavalieri:
- Le norme per l'esazione delle tasse, fino ad allora segrete, dovevano essere rese pubbliche.
- Le tasse non potevano essere richieste dopo un anno.
- Tutte le soprattasse inventate dagli appaltatori dovevano essere abolite.
- I processi contro gli appaltatori delle tasse dovevano avere la precedenza.
- Le navi mercantili addette al trasporto del grano a Roma erano esentate dalle tasse patrimoniali.
ARMENIA
Accordo con i Parti.L'Armenia era uno stato cuscinetto tra l'impero romano e quello partico. Nel 52 Vologese, re dei Parti, aveva messo sul trono di Armenia suo fratello Tiridate. Nerone, fin dall'inizio del suo principato, decise di intervenire.Varie ostilità,l'Armenia diveniva protettorato romano.
MORTE DI AGRIPPINA
Nel marzo del 59 Agrippina venne uccisa su ordine di Nerone, probabilmente per consiglio di Seneca.Nerone si giustificò dinanzi al senato affermando che Agrippina aveva congiurato contro di lui e contro lo stato.In effetti pare che Agrippina avesse intenzione di detronizzare Nerone, che l'aveva allontanata dal potere, e di mettere sul trono un altro uomo con cui intendeva risposarsi.Nerone portò per il resto della vita il peso dell'orrendo delitto. Tremendi incubi notturni lo tormentarono.
BRITANNIA: LA RIVOLTA DI BUDDICA
Nel 59 Nerone inviò in Britannia il generale Gaio Svetonio Paolino.Nel 60, mentre Svetonio Paolino stava eliminando un focolaio di resistenza nell'isola di Mona (Anglesey), posta nel mare Ibernico, tra la Britannia e l'odierna Irlanda, scoppiò la rivolta nel territorio degli Iceni (Norfolk). La rivolta ebbe alla base un problema fiscale e l'esosità di Seneca che, dopo aver fatto notevoli prestiti ai Britanni, riscuoteva la somma con gli interessi utilizzando l'esercito romano. Budicca, la regina degli Iceni, guidò i rivoltosi alla conquista di Camulodunum (Colchester), poi puntò su Londinium (Londra). Le truppe di Svetonio Paolino non arrivarono in tempo e la città cadde. Furono uccise oltre 70.000 persone tra Romani e alleati.Con le poche truppe a disposizione, non più di 10.000 uomini, Svetonio Paolino attaccò Budicca. I Britanni furono sconfitti. Budicca si diede la morte.
ETIOPIA MEROITICA:ACCORDI COMMERCIALI
Nel 61 Nerone inviò una spedizione nella Etiopia Meroitica per creare nuove vie commerciali e nuove basi marittime.I Romani ebbero l'uso del porto di Assab e stabilirono rapporti diplomatici con i re di Axum.
GALLIA
Al tempo di Nerone, era un territorio ricco e fiorente. La zecca di Lione coniava frequentemente monete.Nel 61 Nerone decise di effettuare un censimento della provincia per migliorare l'imposizione fiscale.
MESIA E MAR NERO
Il legato della Mesia, T. Plauzio Silvano Eliano, riuscì a sottomettere oltre 100.000 abitanti delle regioni oltre il Danubio. Respinse una invasione dei Sarmati. Pose sotto controllo le coste occidentali e settentrionali del Ponto Eusino, arrivando fino in Crimea.Nel 63 tutta la costa settentrionale del Mar Nero era presidiata da truppe romane. Il grano della odierna Ucraina poteva essere commercializzato all'interno dell'impero.
Nel 64 il Ponto Polemoniaco venne annesso alla provincia della Galazia. Tutto il Mar Nero era controllato dai Romani.
RIFORMA MONETARIA
Nel periodo 63-64 Nerone procedette ad una riforma monetaria. Venne abbassato il piede dell'aureus e del denarius. Contemporaneamente venne migliorato il rapporto del denarius rispetto all'aureus.La riforma aumentava la moneta circolante e portava un utile nelle casse dello stato. Nerone si aspettava anche un rilancio della economia.
Inoltre si aveva un vantaggio per le classi medie che non usavano l'aureus, ma il denarius.I ricchi che avevano tesaurizzato l'aureus furono i più danneggiati.
L'INCENDIO DI ROMA
La notte di plenilunio del 19 luglio del 64 un incendio divampò a Roma. Iniziò nella zona del Circo Massimo e raggiunse il Palatino, la Suburra, il Viminale, Porta Capena, il Celio, le Carine, gli Orti luculliani e sallustiani, il Campo Marzio, la zona flaminia.L'incendio divampò sei giorni, poi sembrò spegnersi ma riprese e durò altri tre giorni.Nerone accorse a Roma per organizzare i soccorsi. Poi iniziò l'opera di ricostruzione. Fece un nuovo piano regolatore della città. Le case dovevano essere distanziate tra loro, costruite in mattoni, fronteggiate da portici su strade larghe.Venne costruito il complesso Domus Aurea:
- un palazzo imperiale, presso Colle Oppio, una delle tre alture dell'Esquilino;
- un insieme di giardini, laghetti e statue nella valle tra l'Esquilino e il Palatino, dove l'imperatore Tito, nell'80, farà costruire il Colosseo. Per trovare i fondi necessari alla ricostruzione venne imposto un tributo straordinario a tutte le province dell'impero.
Si ricercarono i colpevoli dell'incendio.
La comunità ebraica di Roma era protetta da Poppea, la moglie di Nerone.Le lotte all'interno della comunità tra cristiani e giudei ortodossi erano note a Nerone. Il prefetto del pretorio e il prefetto della città erano a conoscenza delle violenze tra i due gruppi. Venne emesso l'ordine di arresto contro alcuni cristiani, ritenuti gli autori dell'incendio. Furono condannati a morte.
Non ci fù poi alcuna persecuzione.
LA CONGIURA DI PISONE
Nel 65 venne scoperta una congiura per uccidere Nerone ed eleggere imperatore il senatore Gaio Calpurnio Pisone.I congiu-rati erano senatori e cavalieri, appoggiati da ufficiali della guardia pretoriana.Dei 41 partecipanti alla congiura solo diciotto morirono. Gli altri vennero esiliati o perdonati.Pisone si suicidò. Seneca si suicidò (Seneca aveva accumulato in quattro anni trecento milioni di sesterzi).
TIRIDATE A ROMA
Nell'ottobre del 66 il re di Armenia Tiridate arrivò a Roma dopo un lungo viaggio.Nerone accolse Tiridate ad Ancona da dove cominciò il corteo trionfale verso Roma. Nella capitale Tiridate, fratello del re dei Parti, venne incoronato da Nerone re di Armenia.
Dopo la cerimonia di incoronazione Nerone chiuse le porte del tempio di Giano. La pace dominava il mondo.
NERONE IN GRECIA
Alla fine del 66 Nerone iniziò il suo viaggio in Grecia. Stabilì la propria base a Corinto. Fece viaggi a Delfi, Olimpia, Argo e Nemea.Diede inizio ai lavori per il taglio dell'istmo di Corinto.
Sottrasse la Grecia alla amministrazione del senato, a cui diede in cambio la Sardegna.Concesse alla Grecia l'immunità fiscale. LA RIVOLTA DELLA GIUDEA
Alla fine del 66 scoppiarono dei conflitti tra Greci e Giudei a Gerusalemme e a Cesarea. Nerone inviò il generale Tito Flavio Vespasiano (Falacrinae, nel territorio di Rieti, 9 - Aquae Cutiliae, vicino Rieti, 79), futuro imperatore, a riportare l'ordine.
Le operazioni militari, iniziate nel 67, continuarono a lungo. Vennero portate a termine da Tito, figlio di Vespasiano, nel 70.
LA RIVOLTA DI VINDICE
I governatori della Pannonia e della Dalmazia presero pubblicamente posizione a favore di Nerone.
Tutte le province orientali rimasero fedeli….
Nerone aveva recuperato il controllo della situazione.
IL TRADIMENTO DEI PRETORIANI
La rivolta era fallita. Ma i nemici di Nerone a Roma non desistettero:il senato dichiarò Nerone nemico pubblico e chiunque lo avrebbe potuto uccidere.Il 9 giugno del 68, prima di essere catturato dai pretoriani, si suicidò.Aveva 30 anni. Aveva regnato 13 anni.
FUNERALI
Venne cremato avvolto nelle coperte bianche intessute d'oro che aveva adoperato alle calende di gennaio.Le sue nutrici Egloge e Alessandria e la concubina Atte ne racchiusero i resti nel mausoleo della famiglia dei Domizi in Campo Marzio.
Ebbe un sarcofago in porfido con sopra un altare in pietra di Luni, circondato da una balaustra in pietra di Taso.
La morte di Nerone lasciò il popolo romano in balia della aristocrazia fondiaria, dei ricchi finanzieri e dei militari.
Molti sperarono che Nerone non fosse morto e fosse fuggito lontano da Roma. Nacquero delle leggende sul ritorno di Nerone il difensore del popolo e dei poveri.
DOPO DI LUI 2 ANNI DI GUERRA CIVILE.
Nessun commento:
Posta un commento