venerdì 8 maggio 2015

Uno strano generale

G.M. CHITI, IL GUERRIERO BEATO
Da un vecchio post dello storico militare Pierluigi Romeo Di Colloredo-Mels : . "La 1a Compagnia "Roma" del I° Btg "Granatieri di Sardegna" del Raggr. Cacciatori degli Appennini, della Repubblica Sociale Italiana sfila a Milano, 1944, davani al generale Gioacchino Solinas, già comandante della Divisione Granatieri di Sardegna, l'unico generale a difendere Roma dai tedeschi nel settembre 1943, e che aderì poi alla RSI come il comandante del Battaglione, magg. Christin, ultimo ufficiale dei Granatieri ad abbandonare un caposaldo quando tutte le truppe italiane s'erano già arrese ai tedeschi.
Alla sua testa il ten. Gianfranco M. Chiti, MAVM in Russia (Ansa di Verch mamon), poi Generale di divisione e frate cappuccino.
Nella compagnia militarono tre israeliti: Mario Cohen Belinfanti, poi vicepresidente della FNCRSI, Enrico Fano, assassinato a diciassette anni dai partigiani nell'agguato di Villa Minozzo il 25/5/44, Giulio Segre. "Perchè non sei militare?" "Perchè sono ebreo" "E allora? Arruolati con noi".
Quando i nazisti chiesero: "Consegnateci l'ebreo", Chiti si limitò ad inviare il ruolino del battaglione. tot uomini, tot mitragliatrici, tot fucili mitragliatori, tot mortai da 81, tot moschetti, tot bombe a mano, tot munizioni, aggiungendo in calce: VENITELO A PRENDERE.
Non venne nessuno.
Segre si distinse nelle operazioni di controguerriglia contro i ribelli in Veneto e Piemonte, sino alla resa con l'onore delle armi da parte deli americani il 4 maggio 1945, onorando i suoi Alamari ed i suoi Gladi.
Gianfranco Maria Chiti, che attraversava Reggio Emilia con i suoi Granatieri cantando "All'armi siam fascisti", su cui i gappisti avevano messa una taglia, è stato riconosciuto Giusto di Israele. E' in corso la causa di beatificazione. Sotto il saio continuò ad indossare la divisa di generale."

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