Non solo la Papessa Giovanna è rappresentata nella chiesa dei Santi Quattro Coronati a Roma, ma anche a Siena nel Duomo.
Il Coro del Duomo di Siena è sormontato da una lunga fila di busti di Papi, che si affacciano tutti sulla Navata Centrale, osservando fedeli e visitatori dall'alto. I busti furono realizzati tra il 1497 e il 1502. Iniziano dal busto di Cristo posto al centro della parete di fondo del coro e proseguono a destra in senso orario in una successione cronologicamente ordinata che inizia con Pietro e termina da dove era partita alla sinistra del busto di Cristo. Secondo il Cancellieri, la serie doveva chiudersi con Adriano IV, ma c'è chi dice con Alessandro III (1159-1181), Papa senese che secondo la Tradizione consacrò il duomo nel 1179 (pare invece che finisca con Lucio III pontefice dal 1181 al 1185).
Ciò che rende famosa questa fila di busti non è il suo valore artistico, ma la leggenda che vi è nata intorno. Pare infatti che nel 1600 il busto di Papa Giovanni VIII (il quarto partendo da destra – nota mia) venne trasformato in quello di Papa Zaccaria, con uno slittamento di tutti i Papi di un'unità e l'aggiunta di un nuovo Pontefice, facendo passare il numero dei busti da 170 a 171. Perché accadde? Perché Papa Giovanni VIII nell'immaginario collettivo corrispondeva alla figura della Papessa Giovanna, la cui figura leggendaria, vera o falsa che fosse, era diventata troppo imbarazzante per la Chiesa cattolica.
A proposito di tutta questa storia, nel 1802 il Cancellieri scriveva: «Narra il Colamesio in singularibus, che nel Duomo di Siena fu formata nel 1400 la serie di 170 Papi in tanti Busti di creta, che da S. Pietro finiva ad Adriano IV., ma con poca esattezza, vedendosi ripetuti alcuni Pontefici, e omessi alcuni de' veri , e legitimi, in vece de' qualsi si vedevano alcuni Antipapi. Fra questi avevano intrusa anche la Papessa Giovanna. Gio. Launojo, nella Dissert. de Auctoritate negantis argumenti, asserisce, che essendo passato per Siena nel 1634. osservò questo Busto; e perciò si oppose al Baronio, che aveva scritto a Florimondo Raimondo, che il busto era stato tolto, e spezzato. Il Mabillon nel suo viaggio ne fece rierca, e non ve lo trovò. Ma poi ne scoprì la vera istoria da una Lettera dell'Abate Giacomo Alignanelli, trasmessagli dal Magliabecchi, in cui gli significò, che ad istanza di Clemente VIII., e dell'Arcivescovo Cardinal Tarugi, mosso dalle preghiere del Card. Baronio, per ordine del Gran Duca a' 9. di Agosto nel 1600., cambiati i lineamenti del Busto fu trasformato nel Pontefice Zaccaria, e non in quello del Profeta di questo nome, come il Montfaucon nel Diar. Ital. p. 348. dice, che uno aveva scritto.» [1] Possiamo dire che il cambiamento "di sesso" evidentemente non funzionò, perché la Leggenda è più viva che mai e ancora oggi tutti alzano gli occhi per vedere i lineamenti della Papessa Giovanna sotto quelli di Zaccaria …
1. Francesco Cancellieri, Storia de' solenni possessi de' Sommi Pontefici, detti anticamente processi o processioni dopo la loro coronazione dalla Basilica Vaticana alla Lateranense dedicata alla Santità di N.S. Pio VII P.O.M. , Roma, Luigi Lazzarini Stampatore della R.C.A., M. DCCC. II. , p. 240, in nota.
LA PAPESSA GIOVANNA NEL DUOMO DI SIENA
Il Coro del Duomo di Siena è sormontato da una lunga fila di busti di Papi, che si affacciano tutti sulla Navata Centrale, osservando fedeli e visitatori dall'alto. I busti furono realizzati tra il 1497 e il 1502. Iniziano dal busto di Cristo posto al centro della parete di fondo del coro e proseguono a destra in senso orario in una successione cronologicamente ordinata che inizia con Pietro e termina da dove era partita alla sinistra del busto di Cristo. Secondo il Cancellieri, la serie doveva chiudersi con Adriano IV, ma c'è chi dice con Alessandro III (1159-1181), Papa senese che secondo la Tradizione consacrò il duomo nel 1179 (pare invece che finisca con Lucio III pontefice dal 1181 al 1185).
Ciò che rende famosa questa fila di busti non è il suo valore artistico, ma la leggenda che vi è nata intorno. Pare infatti che nel 1600 il busto di Papa Giovanni VIII (il quarto partendo da destra – nota mia) venne trasformato in quello di Papa Zaccaria, con uno slittamento di tutti i Papi di un'unità e l'aggiunta di un nuovo Pontefice, facendo passare il numero dei busti da 170 a 171. Perché accadde? Perché Papa Giovanni VIII nell'immaginario collettivo corrispondeva alla figura della Papessa Giovanna, la cui figura leggendaria, vera o falsa che fosse, era diventata troppo imbarazzante per la Chiesa cattolica.
A proposito di tutta questa storia, nel 1802 il Cancellieri scriveva: «Narra il Colamesio in singularibus, che nel Duomo di Siena fu formata nel 1400 la serie di 170 Papi in tanti Busti di creta, che da S. Pietro finiva ad Adriano IV., ma con poca esattezza, vedendosi ripetuti alcuni Pontefici, e omessi alcuni de' veri , e legitimi, in vece de' qualsi si vedevano alcuni Antipapi. Fra questi avevano intrusa anche la Papessa Giovanna. Gio. Launojo, nella Dissert. de Auctoritate negantis argumenti, asserisce, che essendo passato per Siena nel 1634. osservò questo Busto; e perciò si oppose al Baronio, che aveva scritto a Florimondo Raimondo, che il busto era stato tolto, e spezzato. Il Mabillon nel suo viaggio ne fece rierca, e non ve lo trovò. Ma poi ne scoprì la vera istoria da una Lettera dell'Abate Giacomo Alignanelli, trasmessagli dal Magliabecchi, in cui gli significò, che ad istanza di Clemente VIII., e dell'Arcivescovo Cardinal Tarugi, mosso dalle preghiere del Card. Baronio, per ordine del Gran Duca a' 9. di Agosto nel 1600., cambiati i lineamenti del Busto fu trasformato nel Pontefice Zaccaria, e non in quello del Profeta di questo nome, come il Montfaucon nel Diar. Ital. p. 348. dice, che uno aveva scritto.» [1] Possiamo dire che il cambiamento "di sesso" evidentemente non funzionò, perché la Leggenda è più viva che mai e ancora oggi tutti alzano gli occhi per vedere i lineamenti della Papessa Giovanna sotto quelli di Zaccaria …
1. Francesco Cancellieri, Storia de' solenni possessi de' Sommi Pontefici, detti anticamente processi o processioni dopo la loro coronazione dalla Basilica Vaticana alla Lateranense dedicata alla Santità di N.S. Pio VII P.O.M. , Roma, Luigi Lazzarini Stampatore della R.C.A., M. DCCC. II. , p. 240, in nota.
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