Eusebio, nella vita di Costantino usa termini come divinus epiteti che sorprendono dato provengono
dalla penna di un vescovo cristiano, ma che fanno comprendere il potere e la
sottomissione (venerazione) del cristianesimo all’Imperatore Romano. Inoltre Eusebio
impiega termini come : <> verso Cristo che
nasce da pezzente per passare dalla sofferenza per salvare l’umanità . Su quella
scia anche Sant’Agostino chiama Cristo:<>.
Al Cristo vengono concessi onori imperiali, e i nuovi
imperatori successori di Costantino riconosceranno la sua regalità , un
riconoscimento di reciproco interesse! Cristo sarà circondato dall’aureola,
quella aureola rotonda che sottolineava la potenza divina di Osiride a segnare
un significato preciso, che il defunto ucciso sulla croce si trasformava in
Osiride.
L’aureola circondava la testa di Eos, la Dea dell’aurora, da
una immagine impressa su di uno specchio proveniente da Vulci. L’aureola
appariva sulle monete dietro la testa degli imperatori; era divenuta quasi
abituale presso gli Antonini, era riapparsa sotto Costantino, è raffigurata nel
II secolo alle spalle delle quattro divinità di Palmyra su un bassorilievo di
Horus, oggi a Bruxelles, ma era ancora, al tempo, sconosciuta nell’iconografia
cristiana. Essa non deve essere confusa con la grande aureola che avvolge tutto
il corpo, già riconoscibile nelle catacombe, chiamata dagli alchimisti “Mandorla
Mistica” e che rappresenta la nube celeste la luce come segno del compimento
dell’Opera….. (gli alchimisti chiamavano la Mandorla: il Corpo di Gloria ben
rappresentato dalla pittura prima e dopo il Rinascimento). L’aureola divenne così
appannaggio del Cristo, della Vergine, e in seguito dei santi.
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