L’aderenza al dáimon va ricercata e alimentata, per rendere davvero autentica la nostra esistenza. In questo senso siamo chiamati – secondo Hillman – a decifrare il ‘codice della nostra anima’, essendo già presente nell’individuo bambino l’intera forma del destino di un uomo, che, però, deve dispiegarsi ed essere vissuta nel tempo, sino a giungere a concretizzarsi quale immagine viva, enérgheia, opera d’arte, nell’individuo anziano, nel vecchio. «Sequere deum», dicevano gli stoici; detto ripetuto nei suoi Mémoires e magistralmente posto in atto da Giacomo Casanova. E Cicerone insegnava che un vir ha il dovere (officium) di conoscere la propria natura e diventarne la maschera. Non a caso nelle antiche società umane i vecchi sono stati usualmente considerati quali sciamani, grandi vecchi, saggi.
giovedì 31 marzo 2016
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