‘DEFIXIO’ DI MONTE PITTI DI POPOLONIA
LE MALEDIZIONI NELLE EPIGRAFI ETRUSCHE: LA ‘DEFIXIO’ DI MONTE PITTI DI POPULONIA
Questi sortilegi o maledizioni venivano eseguiti (messi in atto) mediante canti funebri lugubri. Inoltre venivano scritte, generalmente su dei cocci o delle lamine di piombo, delle frasi di ‘fattura, ‘maleficio’, etc. ed affisse alle tombe o gettate nelle cavità delle stesse affinché gli dei infernali si impadronissero dell’anima del nemico o dei nemici. Queste maledizioni erano dette anche ‘defixio’ (dal lat. inchiodatura, trafittura). Una di queste ‘maledizioni’, in caratteri etruschi è stata ritrovata a Monte Pitti di Populonia, essa fu fatta da una ‘liberta’ (schiava liberta) di nome Titia Setra. Titia elenca i dodici suoi nemici e con questa ‘thapicun’ (maledizione) li raccomanda agli dei infernali , di tenerli legati per l’eternità negli abissi degli inferi.Le ‘defixio’ di Monte Pitti è del II secolo a.C.
Ed ecco il testo etrusco, così come lo riporta il Pittau (*)
http://culturamugellana.com/2016/01/21/la-maledizioni-nelle-epigrafi-etrusche-la-defixio-di-monte-pitti-di-popolonia/
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