"Chi entra nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, uno dei luoghi fondatori della cristianità, troverà subito una sorpresa: sul lato sinistro della navata centrale c'è una colonna di granito isolata, coronata da un serpente di bronzo, che si dispiega, orizzontalmente, sulle sue spirali. Secondo Landolfo il Vecchio, cronista dell'XI secolo, questo serpente fu donato dall'imperatore di Basilio orientale all'arcivescovo Arnolfo, ambasciatore di Ottone III a Costantinopoli, nell'anno 1001 o 1002. Dom Leclercq scrive: "Il greco donò quel bellissimo oggetto di bronzo facendo credere che fosse il serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto. Questa fantasia ha avuto un grande impatto sulla gente, che non ha smesso di crederci, anche se gli studiosi sono di opinioni diverse".
Da millenni in ogni caso, questo sconcertante animale metallico "elegantemente modellato" ferisce il potente e ponderato equilibrio romanico della basilica. Altri devono averlo già percepito come un elemento strano, dato che alla fine del XIII secolo era disposta una colonna esattamente simmetrica, sul lato opposto della navata centrale, coronata da una croce bronzea, oggi sostituita da una croce ottocentesca, che non riesce a bilanciare la potenza del serpente bizantino. Già Ambrogio aveva fatto riferimen . to al tema del parallelismo tra il serpente di bronzo e Gesù in croce: "Potest non timere serpentes, qui hunc novit adorare serpentem", "Chi sa adorare questo serpente non può temere i serpenti".
Roberto Calasso, Il Tiepolo rosa
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