Guardiamo gli alberi, e li chiamiamo "alberi", dopo di che probabilmente non pensiamo più alla parola. Chiamiamo una stella "stella", e non ci pensiamo più. Ma bisogna ricordare che queste parole, "albero", "stella", erano (nella loro forma originaria) nomi dati a questi oggetti da gente con un modo di vedere diverso dal nostro. Per noi un albero è, semplicemente, un organismo vegetale, e una stella semplicemente una palla di materia inanimata che si muove lungo una rotta matematica. Ma i primi uomini che parlarono di "alberi" e di "stelle" vedevano le cose in maniera del tutto differente. Per loro, il mondo era animato da esseri mitologici. Vedevano le stelle come sfere di argento vivo, che esplodevano in una fiammata in risposta alla musica eterna. Vedevano il cielo come una tenda ingioiellata, e la terra come il ventre dal quale tutti gli esseri viventi sono venuti al mondo. Per loro, tutta la Creazione era intessuta di miti e popolata di elfi.
giovedì 31 agosto 2023
Comprendere ed assimilare il termine
Cardinal Nicola da Cusa
Cardinale Nicola da cusa sepolto a San Pietro in Vincoli ed in odor di eresia è una delle menti più floride del suo tempo, un NEOPLATONICO odiato dal vaticano, Nicola Cusano, noto anche come Niccolò Cusano o Niccolò da Cusa, in lat. Nicolaus Cusanus o Nicolaus de Cusa, in ted. Nikolaus Krebs von Kues o Nikolaus Chrypffs (Kues, 1401 – Todi, 11 agosto 1464), è stato un cardinale, teologo, filosofo, umanista, giurista, matematico e astronomo tedesco. Anticipò il rinascimento con le sue idee dirompenti e sane
mercoledì 30 agosto 2023
L'Asklepion a Kos
martedì 29 agosto 2023
Una delle grandi menti della Teosofia
"Non date le perle ai porci", ci ricorda Alice Bailey (1880-1949), esoterista autorevole esponente della Società Teosofica : "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi" (Vangelo di Matteo, 7,6). E ancora : "la Verità deve essere tenuta segreta e le masse hanno bisogno di un insegnamento proporzionato alla loro ragione imperfetta" (Simone di Cirene, Vescovo di Tolemaide).
lunedì 28 agosto 2023
La parte più elevata
Logicamente il "piramidion" se lo sono fregato, sembra fosse stato in oro puro, probabilmente la parte fondamentale dell'antenna
domenica 27 agosto 2023
Cabala malevola
La Cabala è la totale assenza d’Amore"
Anche questa cabala… non dovemmo odiarla, il suo vero essere è assenza totale di Amore, questa è la ragione per cui fanno ciò che fanno. Odiarli sarebbe come entrare nei loro territori e sarebbe fare esattamente ciò che vogliono da noi. Sarebbe entrare nel loro territorio, di cui sono espertissimi, ovvero quello della manipolazione e delle emozioni di bassa frequenza. Odiandoli diventiamo loro stessi, perché la nostra attitudine verso di loro diverrebbe quella che loro hanno per noi.
Ma come quindi….amare questi esseri malevoli, che arrecano cosi tanto danno nel mondo? Ma quale sarebbe l’alternativa? Odiarli: quel che esattamente vogliono che noi facciamo. Vogliono che odiamo tutto. Ma “amare” questa forza malevole non è far loro fare tutto ciò che vogliono. Penso che negli ultimi 30 anni ho un record personale nel non averli odiati….
E’ invece importante da che punto muovete dentro di voi. Se rivelate il male e la malevolenza da un punto di Amore in voi stessi, allora tenete il vostro personale livello di Coscienza, di consapevolezza, di percezioni, di azioni. Ma quando cominciate ad odiare la malevolenza, la vostra Coscienza e percezioni cominciano ad essere strappate dentro quella stessa malevolenza, quel male.
Questa Cabala è una distorsione, è un disequilibrio d’Amore, ma resta comunque una delle infinite espressioni di questa Coscienza di cui noi tutti siamo parte. Restano imbrigliati in quel livello di coscienza, ed è la loro scelta.
L’Amore fa ciò che è giusto, non teme conseguenze e non ha paura. Ma infondendo Amore, avremo una diluizione della malevolenza e del suo impatto sulla società umana. Dunque l’Amore non farà solo sempre ciò che sa essere giusto, senza curarsi delle conseguenze perchè nemmeno le considera, ma prenderà anche posizione, lotterà per ciò che sa essere giusto.
Perché l’Amore è l’assenza di paura. L’Amore è il fondamento di tutta la Realtà, della Natura, sa che siamo tutti una Coscienza che ha diverse esperienze. Sa che siamo tutti stati di consapevolezza, in un viaggio eterno di esplorazione. Quindi da questa prospettiva, non c’è da avere paura.
L’Amore cambia tutto. Tuttavia viene considerato marginale, mentre è il centro di tutto. Potete immaginare un mondo che si basa sull’Amore e non sulle divisioni di odio? Certo non dovete guardare il mondo in cui oggi viviamo. Piuttosto ciò che viene percepito come “paradiso”, in cui quando le persone hanno problemi gli altri aiutano.
__ (David Icke )
venerdì 25 agosto 2023
Bruno Bettelheim
“Le fiabe, a differenza di qualsiasi altra forma di letteratura, indirizzano il bambino verso la scoperta della sua identità e della sua vocazione, e suggeriscono inoltre quali esperienze sono necessarie per sviluppare ulteriormente il suo carattere. Le fiabe suggeriscono che una vita gratificante e positiva è alla portata di ciascuno nonostante le avversità, ma soltanto se non si cerca di evitare le rischiose lotte senza le quali nessuno può mai raggiungere una vera identità. Queste storie assicurano che se un bambino ha il coraggio di affrontare questa terrificante e dura ricerca, potenze benevole interverranno in suo aiuto, ed egli riuscirà. Esse ci avvertono inoltre che coloro che sono troppo timorosi e di mentalità ristretta per mettere a repentaglio se stessi in questa ricerca della propria identità devono accontentarsi di un’esistenza monotona, sempre che non si abbatta su di loro un destino ancora peggiore.”
giovedì 24 agosto 2023
Il disastro di un'opera concepita essenzialmente per alimentare le tangenti gestite dall'allora presidente della regione Giancarlo Galan
Già da ora il Mose di Venezia, costruito per salvare la città e il delicato equilibrio della laguna, si è dimostrato inutile (ammesso e non concesso che il complicato sistema delle paratie in chiusura e apertura funzioni? ) dato le le paratie fra 10 anni dovranno essere chiuse per 300 giorni all'anno non permettendo così il transito di navi dal mare alla città e alterando il ricambio delle acque della laguna con quelle del mare aperto. Ricordo che l'opera è stata gravata da tangenti che hanno sfiorato anche il 50% dell'opera stessa, una pazzia tecnica e una frode economica senza contare le spese di gestione per la complessa movimentazione delle paratie mobili
La salvazione secondo la gnosi
Da un frammento gnostico
"La conoscenza di ciò che noi siamo divenuti; da dove veniamo e dove siamo caduti; del fine al quale tendiamo e delle condizioni della nostra redenzione; della nostra nascita e della nostra rinascita. Le sue strade sono l'illuminazione per mezzo dell'estasi e l'ascetismo che libera lo spirito della materia".
Immagine immagine tratta dall'Aula Nord del complesso del pavimento musivo del I-II sec., la cui simbologia è ricollegabile con sorprendente fedeltà al trattato gnostico di "Pistis Sophia".Iside di Gustav Klimt
Lo sguardo di Iside è così strano e allo stesso tempo intenso che ci porta alla venerazione, in questo volto Gustav Klimt pone il potere evocativo dello sguardo, siamo osservati la divinità ci può aiutare, è con noi
mercoledì 23 agosto 2023
Un volto antico
Guardatelo bene e noterete che potrebbe essere benissimo un trans, i lineamenti mi danno questa impressione
Lo zio di Cristian de Sica
Jaime Ramón Mercader del Río Hernández (Barcellona, 7 febbraio 1913 – L'Avana, 18 ottobre 1978) è stato un agente NKVD durante il governo di Josif Stalin nell'URSS.
Giustizio' in Messico Lev Trockij, mentre quest'ultimo era protetto da agenti dell'ambasciata della Germania nazista.Era fratello dell'attrice María Mercader, moglie del regista Vittorio De Sica e quindi zio dell'attore Christian De Sica. Nell'operazione Trotsky Mercader fu ferito e quindi arrestato dalle autorità messicane, alle quali non rivelò mai la sua vera identità: venne condannato per omicidio a 20 anni di carcere. Nel 1953 la sua vera identità venne scoperta ma i suoi legami con NKVD rimasero segreti fino allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Il 6 maggio 1960 venne rilasciato dal carcere dopo diverse richieste di grazia. Si trasferì così a L'Avana dove fu accolto da Fidel Castro. Nel 1961 si recò in Unione Sovietica dove in precedenza il governo staliniano lo aveva insignito con la medaglia d'Eroe dell'Unione Sovietica, una delle più alte onorificenze della nazione: l'onorificenza gli fu successivamente revocata nel 1963 per ordine del traditore Chruščëv.
Trascorse il resto della vita tra Cuba, la Cecoslovacchia e l'URSS. Morì a L'Avana nel 1978 e venne sepolto a Mosca, dove tuttora si trova la sua tomba, nel cimitero Kuntsevo, un posto d'onore nel museo dedicato al KGB.
martedì 22 agosto 2023
Una Pieve colma di simboli "strani", come tutte le pievi toscane e non
La Pieve dei SS Vito e Modesto in Rutiliano, detta anche Pieve di Corsignano, è una dei più antichi testimoni dell'antico borgo che Enea Silvio Piccolomini trasformò nella sua Città Ideale: Pienza. Nell'antica pieve, il cui il nucleo orinale potrebbe risalire all'età paleocristiana, nel 1405 fu battezzato Pio II. L'Edificio è stato realizzato in arenaria locale ed i fantastici bassorilievi che decorano i portali a Sud ed a Ovest stanno perdendo definizione. Gli esperti sostengono che sarebbe necessaria l'installazione di una lastra per proteggere i portali dall'erosione. Tra i tanti e curiosi simboli che decorano la pieve, su una colonna che precede il presbiterio, è possibile ammirare il "serpente regolo".
mercoledì 16 agosto 2023
Sito archeologico di Dion
Karma
Oneglia in processione per chiedere la pioggia
Crisi idrica in Riviera, Oneglia in processione per chiedere la pioggiaCrisi idrica in Riviera.
Gli indiani d'America, la danza della pioggia, la facevano molto prima che il cristianesimo attecchisse nel Mediterraneo, le buone abitudini religiose non bisogna perderle
https://www.imperianews.it/2023/08/16/leggi-notizia/argomenti/attualita-5/articolo/crisi-idrica-in-riviera-oneglia-in-processione-per-chiedere-la-pioggia.html?fbclid=IwAR0AsoapVWrBPdvkqM1_mn-rwoKnDklEBE_CjBrUF902GzzqAm6qL-gduwE
martedì 15 agosto 2023
Il Trishul, ovvero il tridente dell'induismo e non solo
ERNESTO CHE GUEVARA, personaggio con le cui idee e prassi politica davvero ho ben poco in comune (non era certo un socialista democratico!), ma che senz'altro ammiro per la sua coerenza personale e il suo disinteresse per potere e denaro (avrebbe avuto, semmai, tutto l'interesse a starsene comodamente a Cuba a fare il ministro, anzichè perseguire ultradifficili sogni rivoluzionari in altri Paesi latinoamericani, e invece lui scelse proprio questo, pagando gravemente di persona!).E' stato innegabilmente il Trockij cubano, gravemente osteggiato, poi, al di là dell'apparente amicizia, da Fidel/Stalin dei caraibi. MA QUI LO VEDIAMO IN UN SIMPATICO MOMENTO DI RELAX,IN UNO STADIO: FU,INFATTI, CALCIATORE DA GIOVANE E grande tifoso del Rosario Central ed estimatore viscerale di Alfredo Di Stéfano. mito del calcio argentino e spagnolo. PROPRIO AD ERNESTO CHE GUEVARA, L'AMICO ANDREA MANCINETTI, ALLENATORE DELLA NAZIONALE OLD ITALIA (GIOCATORI OVER 45), DI CUI PIU' VOLTE VI HO PARLATO , ANCHE ATTRAVERSO I MIEI ARTICOLI, HA DEDICATO VARI MEMORIAL A CUBA;: COSì COME AL SUO GRANDE ESTIMATORE DIEGO ARMANDO MARADONA.
Liturgie moderne che ripercorrono la fondazione dell'Urbe
La festa di Valentano è definita anche del solco dritto, perché lungo tutto «il piano», attraversato dal fiume Olpeta, è tirato un solco retto e lunghissimo (4-6 km), per mezzo di un aratro di legno trainato da un parecchio (paio) di buoi.
domenica 13 agosto 2023
Flavio Giuseppe narra una serie di prodigi che precedettero la distruzione del Tempio
« Quasi fossero stati frastornati dal tuono e accecati negli occhi e nella mente, non compresero gli ammonimenti del Dio, come quando sulla città apparvero un astro a forma di spada e una cometa che durò un anno, o come quando, prima che scoppiassero la ribellione e la guerra, essendosi il popolo radunato per la festa degli Azzimi nell’ottavo giorno del mese di Xanthico (marzo), all’ora nona della notte l’altare e il tempio furono circonfusi da un tale splendore, che sembrava di essere in pieno giorno, e il fenomeno durò per mezz’ora: agli inesperti sembrò di buon augurio, ma dai sacri scribi fu subito interpretato in conformità di ciò che accadde dopo. Durante la stessa festa, una vacca che un tale menava al sacrificio partorì un agnello in mezzo al sacro recinto; inoltre, la porta orientale del tempio, quella che era di bronzo e assai massiccia, sì che la sera a fatica venti uomini riuscivano a chiuderla, e veniva sprangata con sbarre legate in ferro e aveva dei paletti che si conficcavano assai profondamente nella soglia costituita da un blocco tutto d’un pezzo, all’ora sesta della notte fu vista aprirsi da sola. Le guardie del santuario corsero a informare il comandante, che salì al tempio e a stento riuscì a farla richiudere. »
« Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio (aprile), apparve una visione miracolosa cui si stenterebbe a prestar fede; e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall’altra la conferma delle sventure che seguirono. Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne andiamo”. »
« Ma ancora più tremendo fu quest’altro prodigio. Quattro anni prima che scoppiasse la guerra, quando la città era al culmine della pace e della prosperità, un tale Gesù figlio di Anania, un rozzo contadino, si recò alla festa in cui è uso che tutti costruiscano tabernacoli per il Dio e all’improvviso cominciò a gridare nel tempio: «Una voce da oriente, una voce da occidente, una voce dai quattro venti, una voce contro Gerusalemme e il tempio, una voce contro sposi e spose, una voce contro il popolo intero». Giorno e notte si aggirava per tutti i vicoli gridando queste parole, e alla fine alcuni dei capi della cittadinanza, tediati di quel malaugurio, lo fecero prendere e gli inflissero molte battiture. Ma quello, senza né aprir bocca in sua difesa né muovere una specifica accusa contro chi lo aveva flagellato, continuò a ripetere il suo ritornello. Allora i capi, ritenendo – com’era in realtà – che quell’uomo agisse per effetto di una forza sovrumana, lo trascinarono dinanzi al governatore romano. Quivi, sebbene fosse flagellato fino a mettere allo scoperto le ossa, non ebbe un’implorazione né un gemito, ma dando alla sua voce il tono più lugubre che poteva, a ogni battitura rispondeva: «Povera Gerusalemme!». »
« Quando Albino, che era il governatore, gli fece domandare chi fosse, donde provenisse e perché lanciasse quella lamentazione, egli non rispose, ma continuò a compiangere il destino della città finché Albino sentenziò che si trattava di pazzia e lo lasciò andare. Fino allo scoppio della guerra egli non si avvicinò ad alcun cittadino né fu visto parlare con alcuno, ma ogni giorno, come uno che si esercitasse a pregare, ripeteva il suo lugubre ritornello: «Povera Gerusalemme!». Né imprecava contro quelli che, un giorno l’uno un giorno l’altro, lo percuotevano, né benediceva chi gli dava qualcosa da mangiare; l’unica risposta per tutti era quel grido di malaugurio, che egli lanciava soprattutto nelle feste. Per sette anni e cinque mesi lo andò ripetendo senza che la sua voce si affievolisse e senza provar stanchezza, e smise solo all’inizio dell’assedio, quando ormai vedeva avverarsi il suo triste presagio. Infatti un giorno che se ne andava lungo le mura e gridava a pieni polmoni: «Ancora una volta, povera città, povero popolo, povero tempio! – aggiungendo infine – povero me!», una pietra lanciata da una balista lo colpì uccidendolo all’istante, mentre egli spirando ripeteva ancora quelle parole. »
sabato 12 agosto 2023
Il cibo di oggi è alterato ed inoltre proveniente da una terra malata
Amiata
La natura dell'uomo selvatico è la via più facile della salvazione
Anfitrite, la moglie del re dei mari
venerdì 11 agosto 2023
Mi lascia molti dubbi questo pensiero di Renzo Piano
Invece i romani costruivano per "l'eternità" pensate a Panteon ha 2000 anni e ogni volta che ci entro mi viene la pelle d'oca e sento che ancora oggi, nonostante le manomissioni, porta intatta la sua carica sacra, rappresenta il dio e lo ha rappresentato per millenni, Dio nelle origini veniva venerato nelle foreste che sono fatte per passare i millenni dei millenni, e l'architettura è in fondo la copia delle foreste, la casa di dio, il luogo dove avvengono le mutazioni , dove la mitologia popolare ha contestualizzato le fiabe della tradizione. Che i giovani possano salvare la terra è possibile, ma che si debba ricostruire un edificio sacro ogni venti anni è uno spreco da parte di una società che segna incertezza
Il mito e la storia
giovedì 10 agosto 2023
La sacralità dei Grandi popoli non muore mai, rinasce sempre
L'anima dei grandi popoli non morirà mai, riuscirà ad rinascere sotto forme e meccanismi imprevedibili
"Vorrei che questa foto raggiungesse molte persone".