martedì 11 luglio 2023

Il grande profeta del Secolo Breve

“Le pratiche mediche diventano ‘magia nera’ quando, invece di nobilitare i poteri di auto-guarigione del malato, lo trasformano in un flaccido e mistificato guardone della propria cura. Le pratiche mediche diventano un ‘culto morboso’ quando si svolgono come dei riti che concentrano ogni aspettativa del malato sulla scienza e suoi funzionari, anziché incoraggiarlo a cercare una interpretazione creativa del proprio stato o a trovare un esempio degno d’ammirazione in qualche persona (morta da tempo o a lui vicina) che abbia imparato a soffrire. Le pratiche mediche aggravano la malattia di una degradazione morale quando isolano l’ammalato in un ambiente professionale anziché fornire alla collettività motivazioni e discipline che accrescano la tolleranza sociale nei confronti dei disturbati. Devastazione magica, mutilazione religiosa e degradazione morale, prodotte col pretesto di perseguire una finalità biomedica, sono altrettanti meccanismi generatori di iatrogenesi sociale. La medicalizzazione della morte li fonde in un unico amalgama.”
Ivan Illich (1926-2002), Nemesi Medica. ‘L’espropriazione della salute', Red, 2005

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