“Le pratiche mediche diventano ‘magia nera’ quando, invece di nobilitare i poteri di auto-guarigione del malato, lo trasformano in un flaccido e mistificato guardone della propria cura. Le pratiche mediche diventano un ‘culto morboso’ quando si svolgono come dei riti che concentrano ogni aspettativa del malato sulla scienza e suoi funzionari, anziché incoraggiarlo a cercare una interpretazione creativa del proprio stato o a trovare un esempio degno d’ammirazione in qualche persona (morta da tempo o a lui vicina) che abbia imparato a soffrire. Le pratiche mediche aggravano la malattia di una degradazione morale quando isolano l’ammalato in un ambiente professionale anziché fornire alla collettività motivazioni e discipline che accrescano la tolleranza sociale nei confronti dei disturbati. Devastazione magica, mutilazione religiosa e degradazione morale, prodotte col pretesto di perseguire una finalità biomedica, sono altrettanti meccanismi generatori di iatrogenesi sociale. La medicalizzazione della morte li fonde in un unico amalgama.”
martedì 11 luglio 2023
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