lunedì 31 luglio 2023

i cognati di Lorenzo il Magnifico





Lorenzo ebbe tre sorelle e quindi tre cognati: quello meno conosciuto è probabilmente Leonetto de’Rossi, che nel 1474 sposò Maria, figlia illegittima di Piero il Gottoso (ma allevata insieme agli altri fratelli grazie all’indulgenza di Lucrezia Tornabuoni); sulla coppia si hanno poche informazioni: l’unica certezza è rappresentata dalla nascita del figlio Luigi, nominato cardinale nel 1517 e fedelissimo di papa Leone X.
Il cognato più prestigioso fu invece Bernardo Rucellai (1448-1514) appartenente a una famiglia che aveva costruito la propria fortuna grazie alla scoperta del tutto casuale di un suo antenato: nel XIII secolo, infatti, tale Alamanno Oricellario si era accorto delle proprietà coloranti della roccella, un lichene selvatico, che a contatto con l’orina produceva una sostanza capace di tingere i tessuti di un intenso colore viola. Questa sostanza venne chiamata oricella e fu largamente impiegata nella lavorazione dei panni di lana e di seta, facendo accumulare enormi ricchezze alla famiglia Rucellai, per questo chiamata anche Oricellari. Bernardo e suo padre Giovanni (1403-1481) non furono solo abili mercanti, ma si distinsero anche per i loro studi umanistici: Giovanni ad esempio compose lo Zibaldone quaresimale, un manoscritto ricco di notizie sulla vita della città, ricordi di famiglia e consigli di condotta morale rivolti ai propri figli, mentre Bernardo si dedicò a trattati storici.
Il cognato più sfortunato del Magnifico fu Guglielmo de’Pazzi (1437-1516), nipote di quello Jacopo de’Pazzi che nel 1478 organizzò la famosa congiura nella quale rimase ucciso Giuliano de’Medici. Guglielmo era ricco e avviato a una brillante carriera politica: nel 1460 aveva sposato Bianca (1445-1488), l’altra sorella di Lorenzo, per appianare alcune divergenze e tensioni venutesi a creare tra le due famiglie. La coppia ebbe ben 16 figli: Guglielmo e Bianca si dichiararono sempre estranei alla congiura e, nonostante gli ottimi rapporti con Lorenzo, furono comunque condannati all’esilio, poi revocato nel 1494. Lei morì alcuni anni prima del ritorno in città, a soli 43 anni, mentre lui visse ancora a lungo, tra i vari incarichi pubblici che gli vennero affidati, fino alla nomina a Gonfaloniere ottenuta nel 1513 all’età di 75 anni.
HSL!

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