domenica 2 luglio 2023

Ecco che scopriamo, dal suo "Viaggio in Italia" che de Sade possedeva una sua morale


«Il più forte trova sempre giustissimo ciò che il più debole trova ingiusto, cambiando l'uno e l'altro di posto, ambedue cambiavano parimenti modo di pensare» (Donatien-Alphonse-François de Sade).

 

Ecco cosa scrive de Sade dopo il suo viaggio il Italia sulla città di Napoli, ci si meraviglia, sembra impossibile che proprio il “Divin marchese” considerato da sempre, ingiustamente e sommariamente: vizioso ed immorale,  possa aver scritto queste pagine sul degrado sessuale a Napoli, dove ci parla della depravazione morale della città Partenopea.  …….

Pagina 273 e seguito, tratta dal testo: <<Sade opere complete Viaggio in Italia a cura di Bruno Cagli edito dai Grandi Tascabili Economici Newton 1993>>



……..Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? E’ fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.

Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte ala brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l’immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore.

Quando si soffre vedendo fanciulle in età tenerissima, nelle quali la ragione non si è nemmeno ancora tuttavia sviluppata, dividendo con le loro madri e le loro sorelle l’infamia di questa spaventosa corruzione!

Non mentirò dicendo che ho visto offrirsi a Napoli fanciulle di quattro o cinque anni , per soddisfare i più orribili vizi e pregare persino, quando si soccombeva alle loro sollecitudini, di scegliere un’altra maniera invece di quella naturale, a causa della debolezza dell’età, che non le rendeva ancora in grado di prestarsi all’uso normale al quale il Creatore ha destinato il loro sesso.

Ciò non sarebbe niente se ci si fermasse qui, ma questi stessi orrori vi sono egualmente offerti dal sesso al quale la depravazione sembra averli riservati. Entrambi concorrono in egual misura a Napoli a sollecitare le passioni. Sarete attaccati sino in casa vostra. Una madre vi offre alla stessa maniera i figli, maschi o femmine, il che ecciterà di più le vostre tendenze. Una sorella vi offrirà il fratello, un padre la figlia, un marito la moglie. E’ solo una questione di danaro. Con il denaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. Ed io mi domando cosa diventeranno le virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata sino a questo punto, ed in cui la più breve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!

L’onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. Il cicisbeato, cosi fortemente di moda a Firenze e a Genova, vi è del tutto estraneo. Gli uomini e le donne non si riuniscono che per gioco. Del resto, al momento del circolo, le donne si pongono da un lato, gli uomini dall’altro. Nei palchi, durante gli spettacoli, si sta un po’ più vicini; l’intimità e la galanteria sembrano un po’ più grandi; si gioca, si cena nei palchi durante lo spettacolo, e questa libertà rende la vita un po’ più amena……………  

 

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