lunedì 31 luglio 2023
i cognati di Lorenzo il Magnifico
venerdì 28 luglio 2023
Santuario cristiano insediatosi sopra un santuario etrusco
martedì 25 luglio 2023
Dea Madre dei nuovi mondi
Nella prima capitale longobarda
mercoledì 19 luglio 2023
Statue oracolari a Roma
giovedì 13 luglio 2023
IL GOLEM UNIVERSALE
martedì 11 luglio 2023
Non li lasciano stare nemmeno da morti
Vita segreta di Salvador Dalí
Il grande profeta del Secolo Breve
domenica 9 luglio 2023
NEL CUORE DELLE MARCHE UNA MERAVIGLIA DI IPOGEO!
IL TEMPIETTO ETRUSCO-ITALICO da Alatri
sabato 8 luglio 2023
Equiseto Arvense
Equiseto Arvense, la "prima pianta" di Goethe da cui si sono evolute tutte le altre piante. Non è proprio una pianta, ha radici che stanno a metà tra la radice e il micelio, nasce da spore non da semi. la parte aerea contiene moltissima silice elaborata, vegetabilizzata, non è più silice minerale ma ha un tono di vivente. Questa silice vivente è la funzionalità curativa dell'Equiseto, pianta delle reni e della pelle, rimineralizzante per ossa,denti,capelli e unghie, secondo Paracelso anche molto efficace come emostatico. In Agricoltura Biodinamica viene usato come potente antimicotico per le varie patologie funginee delle piante, come aiuto nella trasformazione dei cumuli, per aiutare i terreni troppo acidi a riequilibrare il ph, come aiuto nelle forti siccità e diversi altri usi.
Il serpente di Mose o il simbolo degli eretici: gli ofiti
COME VENIVANO SEPPELLITI I MORTI DOPO LE BATTAGLIE NELL'ANTICA ROMA?
Bolsena
venerdì 7 luglio 2023
Monaco in preghiera
giovedì 6 luglio 2023
I MONOLITI IMPOSSIBILI
La Dea Persiana dell'Aurora
domenica 2 luglio 2023
Le parole di Gandhi per. la morte del padre dell'omeopatia
Una canzoncina natalizia nata dal più infame schiavismo
ecco il reale significato della canzone americana insegnata e cantata ai bambini a natale! "JINGLE BELLS" in realta' fu uno strumento a collare inventato dagli schiavisti Francesi in america durante il 1600. si trattava di un collare in ferro con due campanellini vincolato da un lucchetto sul collo degli schiavi di colore con lo scopo di allarmare i rispettivi "padroni" in caso di fuga. la canzone fu inventata da un americano filo schiavista di origine francese nel 1857. oggi tutti i bambini del mondo la cantano nelle occasioni religiose senza capire che neanche i genitori sanno cosa si nasconde dietro quel canto di fronte al presepe.
Ecco che scopriamo, dal suo "Viaggio in Italia" che de Sade possedeva una sua morale
«Il più forte trova sempre giustissimo ciò che il più debole trova ingiusto, cambiando l'uno e l'altro di posto, ambedue cambiavano parimenti modo di pensare» (Donatien-Alphonse-François de Sade).
Ecco cosa scrive de Sade dopo il suo viaggio il Italia sulla città di Napoli, ci si meraviglia, sembra impossibile che proprio il “Divin marchese” considerato da sempre, ingiustamente e sommariamente: vizioso ed immorale, possa aver scritto queste pagine sul degrado sessuale a Napoli, dove ci parla della depravazione morale della città Partenopea. …….
Pagina 273 e seguito, tratta dal testo: <<Sade opere complete Viaggio in Italia a cura di Bruno Cagli edito dai Grandi Tascabili Economici Newton 1993>>
……..Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? E’ fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.
Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte ala brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l’immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore.
Quando si soffre vedendo fanciulle in età tenerissima, nelle quali la ragione non si è nemmeno ancora tuttavia sviluppata, dividendo con le loro madri e le loro sorelle l’infamia di questa spaventosa corruzione!
Non mentirò dicendo che ho visto offrirsi a Napoli fanciulle di quattro o cinque anni , per soddisfare i più orribili vizi e pregare persino, quando si soccombeva alle loro sollecitudini, di scegliere un’altra maniera invece di quella naturale, a causa della debolezza dell’età, che non le rendeva ancora in grado di prestarsi all’uso normale al quale il Creatore ha destinato il loro sesso.
Ciò non sarebbe niente se ci si fermasse qui, ma questi stessi orrori vi sono egualmente offerti dal sesso al quale la depravazione sembra averli riservati. Entrambi concorrono in egual misura a Napoli a sollecitare le passioni. Sarete attaccati sino in casa vostra. Una madre vi offre alla stessa maniera i figli, maschi o femmine, il che ecciterà di più le vostre tendenze. Una sorella vi offrirà il fratello, un padre la figlia, un marito la moglie. E’ solo una questione di danaro. Con il denaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. Ed io mi domando cosa diventeranno le virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata sino a questo punto, ed in cui la più breve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!
L’onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. Il cicisbeato, cosi fortemente di moda a Firenze e a Genova, vi è del tutto estraneo. Gli uomini e le donne non si riuniscono che per gioco. Del resto, al momento del circolo, le donne si pongono da un lato, gli uomini dall’altro. Nei palchi, durante gli spettacoli, si sta un po’ più vicini; l’intimità e la galanteria sembrano un po’ più grandi; si gioca, si cena nei palchi durante lo spettacolo, e questa libertà rende la vita un po’ più amena……………