Nella Bibbia è scritto che Mosè quando discese dal Sinai con le tavole della legge, aveva il volto splendente e due raggi partivano dalla sua fronte. Nella Bibbia consonantica sono riportate le lettere “KRN”. Introducendo le vocali per ottenere la parola “raggi” si ottiene KaRaN. Tuttavia, è possibile anche una diversa vocalizzazione, come ad esempio “KeReN” ottenendo la parola “corna”.
Molto probabilmente con la riforma di Giosia la parola divenne “ufficialmente” Karan, cioè raggi, in quanto “keren” aveva un significato non accettabile. Sembra che Michelangelo sia venuto in contatto con persone che si tramandavano la tradizione secondo la quale il trigramma KRN significa corna e non raggi!..
Tuttavia vi fu il rifiuto da parte del mondo sacerdotale ad accettare la parola “keren”, cioè corna. Mosè aveva le “corna” sia quando salì sul Sinai, sia quando ne scese !
Ovviamente si trattava di corna posticce, applicate su un particolare copricapo perchè egli era sacerdote di AMON.
Questo dio, il principale del pantheon egizio, era raffigurato in sembianze antropomorfe, con il corpo di uomo e la testa di ariete. Egli indossava uno speciale copricapo, lo stesso indossato dai sacerdoti del culto di Amon. Ai lati della testa, il Dio aveva due corna che gli spuntavano da sotto il copricapo, corna simboliche, quale elemento rappresentativo del Dio del suo culto, e cioè il Dio Amon chiamato anche il “Dio cornuto”.
Queste sono dunque le origini delle “corna” di Mosè, piuttosto che come si sostiene dovute ad un errore di traduzione del Libro dell'Esodo (34-29), nel quale si narra che Mosè, scendendo dal monte Sinai, avesse due raggi sulla fronte, rappresentative di una illuminazione.
Mosè quale capo carismatico dei sacerdoti di Amon decise, di fuggire dall’Egitto per scampare alle rappresaglie di Akhenaton. Una volta fuori dall’Egitto, il popolo dell’Esodo si insediò in vari territori a sud della Cananea, oltre il Giordano.
I Cananei chiamarono gli ammoniti (i “figli” di Ammon/Amon) “everim” (eberim): termine da cui, quasi sicuramente, derivò il nome “ebrei”. Con l’invasione della Cananea da parte degli everim il culto di Amon si estese in tutta l’area palestinese e rimase, anche se affiancato ad altri culti. Tuttavia, per differenziarsi dagli ammoniti, gli israeliti chiamarono il Dio con il celeberrimo tetragramma: YHWH. Tale tetragramma altro non è che l’acronimo formato dalle iniziali delle parole “Yod he waw he”, che significano: IO SONO COLUI CHE E'
Non ci vuole molto a capire che questo Dio era esattamente identico all’Amon degli ammoniti: infatti, anche l’Amon di Mosè era indicato con un trigramma: NPN, acronimo che sottende le parole egiziane “Nuk Pu Nuk”, che significano:
IO SONO COLUI CHE SONO !
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