Cecilia Baffo,
(era una ava di Giorgio Alvise Baffo Giorgio Alvise Baffo -Venezia, 11 agosto 1694 – Venezia, 30 luglio 1768, che è stato un poeta italiano, cittadino della Repubblica di Venezia., 11 agosto 1694, Venezia, 30 luglio 1768), cittadino della Repubblica di Venezia.nata a Paro in Grecia verso il 1525 era figlia di Niccolò Venier e di Violante Baffo, della cui vita poco si conosce.
Cecilia fu dunque parente di Sebastiano Venier che nel 1571 comandó la flotta veneziana a Lepanto e che in seguito venne nominato Doge.
Nel 1537 il corsaro ottomano Khair ad-Din, detto Barbarossa, prese l'isola di Paro e Cecilia, ancora giovinetta, fu rapita e portata a Costantinopoli nell'harem del Sultano Selim II e da questi scelta come favorita. Si convertí all'Islam assumendo il nome di Nur Banu e nel 1546 dette alla luce l'erede al trono: Murad III.
Cecilia aveva una grande influenza sulle decisioni del marito che l'apprezzava non soltanto per la sua bellezza, ma anche per la sua grande intelligenza.
Marino Cavalli le attribuì molta autorità e riteneva ch'ella "potria esser instrumento di rimover dall'animo del Signore qualche sinistro pensiero che d'altra parte le fusse messo inanzi a maleficio delle cose di Vostra Serenità" (riferendosi al Doge P. Loredan.)
Quando il figlio di Cecilia ereditò il trono del padre, l'influsso della sovrana non fu minimamente intaccato perché questi teneva in gran rispetto la madre e ne ascoltava i saggi consigli.
Ella divenne così molto influente e gli ambasciatori stranieri gareggiavano nell'offrirle preziosi regali. Dal canto suo, Cecilia si dimostró sempre ben disposta, in particolare verso la Patria Veneta e si prodigó in mille modi al fine d'impedire l'insorgere di conflitti tra la Porta e la Serenissima.
Nel 1582 il Doge decise di inviarle in dono 2000 zecchini e la Sultana ricambió inviandogli preziose vesti orientali.
Nel 1583 si adoperó anche presso il governo del Cairo affinché venissero rispettati i traffici dei veneziani in quelle terre. Ma nell'ottobre dello stesso anno si ammaló gravemente. Le sue crisi di vomito violente fecero dapprima pensare ad un cancro allo stomaco ma un po' alla volta si fece strada l'ipotesi di un avvelenamento ad opera della favorita di suo figlio.
Cecilia morí il 7 dicembre del 1583 e venne sepolta accanto al marito in un mausoleo presso la chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli. Nel suo testamento ella lasció la libertà alle sue 150 schiave e le dotó ognuna con 1000 zecchini.
Fonti varie
Foto dal web
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