La novella di Nastagio degli Onesti (Dec. V, viene confrontata con If. XIII e con la visualizzazione delle quattro tavole del Botticelli (1483; dono di nozze di Lorenzo il Magnifico), quale lettura figurativa, a ritroso, per affinità o per contrasto, degli episodi salienti del racconto. L’intero percorso è finalizzato a una inedita interpretazione: l’ap- plicazione della teoria antropologica del dono (Marcel Mauss) alla famosa novella. Ne scaturisce una nuova chiave per leggere – in opposizione a molta critica recente – questa e altre novelle del Decameron (Federigo degli Alberighi, Cisti il fornaio).
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