Il culto satanico veneziano -
Elementi fondanti
dall'Antipapa Innocenzo III
intorno all'anno 1198 durante
il suo regno in qualità di Antipapa e capo
supremo del Culto Romano.
Al contrario dei precedenti membri del Culto Romano,
Innocenzo III non era un adoratore della Magna Mater
(Cibele) e delle antiche divinità oscure della tradizione
Vaticana. Al contrario, Innocenzo III introdusse elementi
di una religione per molti versi completamente nuova e
fondata sulle antiche ed esoteriche conoscenze degli
Alti Sacerdoti Sadducei che avevano retto gli antichi
templi di Baalbek e di Gerusalemme già 1800 anni prima.
In luogo dell'adorazione di Cibele, i membri del Culto
In luogo dell'adorazione di Cibele, i membri del Culto
Satanico Veneziano adoravano, e adorano, Moloch e
i demoni del mondo ctonio (sotterraneo o infernale).
In particolare, fu il figlio di Innocenzo III, l'AntiPapa
In particolare, fu il figlio di Innocenzo III, l'AntiPapa
Onorio III ad essere strumentale nell'introdurre una
liturgia completamente nuova, principalmente tramite
il suo "Grand Grimoire" - il primo vero e proprio libro
di Stregoneria della Filosofia Occidentale. In effetti,
Onorio rappresenta, a pieno titolo, il padre tanto della
Stregoneria, quanto dell'odierna Wicca così come della
stessa Inquisizione.
Prima della liturgia messa a punto da Onorio e la
Prima della liturgia messa a punto da Onorio e la
creazione dell'Inquisizione, in Europa non si era mai
sentito parlare di streghe, stregoneria o di qualsiasi
concetto alieno riferito alla dannazione delle anime.
In ogni caso, tra le più "perverse" innovazioni religiose
Lo Stato Sarmata e la sua stessa cultura fu infine devastata
I Samaritani si spostarono quindi, per sfuggire alla minaccia
Sebbene isolati, i rifugiati Sarmati - non più in grado di
I Sacerdoti-Tiranni del Clan
L'Inquisizione fu inoltre brillantemente concepita per
"educare" le persone alle arti nere, alle forze demoniache,
ai pentagrammi ed a numerosi altri simboli
contemporaneamente pretendendo di combattere e
perseguire le cosiddette "streghe"....
A partire dal 360 dopo Cristo, e fino al 532, lo Stato
Background
Sarmata di Palestina aveva raggiunto un tale potere
ed una tale ricchezza da riuscire a governare e
controllare le terre originariamente occupate dagli
antichi Regni Ebraici ed i suoi leader proclamavano
se stessi Re di Israele.
A partire dalla morte del carismatico Baba Rabba,
A partire dalla morte del carismatico Baba Rabba,
nel Quarto Secolo dopo Cristo, le varie famiglie nobili
Ebraiche di Stati quali Himyarites (Yemen), Nabatea
(Arabia) e Sarmara erano talmente cresciuti in influenza
che il più grande di questi Stati, ovvero Sarmara, era
divenuto uno degli Stati più ricchi dell'antichità così
come la patria di centinaia di migliaia di persone.
L'antica adorazione delle forze oscure - e di Ba'al Moloch
L'antica adorazione delle forze oscure - e di Ba'al Moloch
in particolare - che caratterizzava la religione Sarmata
si era ampiamente diffusa nella regione, ed ora includeva
le nuove dottrine fissate grazie a Baba Rabba, ovvero, tra
le altre, l'uso della Kippa ed i rituali di devozione
quotidiana diretta verso il tempio sul Monte Gerezim.
In ogni caso, tra le più "perverse" innovazioni religiose
introdotte da Baba Rabba vi era senza dubbio l'esecuzione
pubblica tramite il fuoco - la condanna al rogo, in pratica -
di innocenti Ebrei non Sarmati che rifiutavano di
convertirsi e di adorare le divinità demoniache degli stessi
Ebrei Sarmati.
Centinaia di migliaia di persone furono uccise in questa
maniera in quell'area. Quando Giustiniano venne proclamato
Imperatore nel 527, uno dei suoi primi atti fu quello di
proclamare la religione dei Sarmati un crimine capitale
punibile con la morte. Fu tale atto,
più di qualunque altro, a spingere sempre più le famigli
nobili Sarmate a spostare le proprie residenze ed i propri
centri di influenza verso la parte Occidentale del
Mediterraneo, in particolare durante il regno dell'Alto
Sacerdote-Re Julianus Ben-Sabar.
Lo Stato Sarmata e la sua stessa cultura fu infine devastata
dall'Imperatore Giustiniano I nel periodo compreso tra il 531
ed il 532 dopo Cristo, così come fu distrutto, in quello stesso
periodo, e per l'ultima volta, il fondamentale tempio sacro
del Monte Gerezim.
Al termine della brutale campagna di Giustiniano, temendo la
nuova legge imperiale, nessun componente della famiglie nobili
e sacerdotali Sarmate rimase nella propria madrepatria,
un evento che rischiò di determinare la quasi estinzione del
Culto Sarmata tanto come "religione" ufficiale quanto addirittura
come cultura - nonostante la sopravvivenza di alcune migliaia
dei componenti di tali famiglie nobili e sacerdotali.
I Samaritani si spostarono quindi, per sfuggire alla minaccia
derivante dal potere detenuto in Oriente dal Sacro Romano
Impero, in parte nelle zone più Occidentali del Mediterraneo
ed in parte a Nord e nell'area interna delle montagne del
Caucaso, dove vennero più tardi conosciuti come i Kazari.
In particolare, le più importanti delle famiglie nobili delle
linee di sangue degli Alti Sacerdoti si stabilirono
nelle aree paludose collocate sugli estuari del Po e dell'Adige
nell'Adriatico Settentrionale, mentre un'altra grande colonia
si trasferì sulla costa dell'Armorica meridionale nei pressi
della Baia di Morbihan in Gallia (una regione che oggi
si trova nell'Odierna Spagna)
Sebbene isolati, i rifugiati Sarmati - non più in grado di
dichiararsi ufficialmente tali sotto il crimine capitale posto
su di loro dal Sacro Romano Impero di Bisanzio - dimostrarono
una rimarchevole coesione.
Essi rinominarono se stessi Etenoi (in greco "i beneamati,
i prescelti") -
presto divenendo famosi come commercianti e studiosi.
In particolare, la loro colonia nell'Adriatico Settentrionale
In particolare, la loro colonia nell'Adriatico Settentrionale
fu chiamata - successivamente al cambio di denominazione
da Sarmati ad Etenoi (in latino: Veneti) - Venezia, divenendo
una delle più famose città della storia.
I Sacerdoti-Tiranni del Clan
"Pietro" a Venezia
La stessa natura geografica legata
alla collocazione della città di
Venezia si dimostrò ideale per gli
esiliati Sarmati, i quali assunsero la
carica di Dogi della nuova città, che
divenne ben presto un importantissimo
centro per gli scambi commerciali.
La più potente ed efferata tra le
famiglie degli antichi Alti Sacerdoti
Sarmati di Venezia era costituita dai
componenti del Clan Pietro (più tardi
conosciuti come PierLeoni), i quali
dominarono la città con il pugno di ferro dall'VIII secolo fino a
quando Pietro II Orseolo (1009-1026) fu definitivamente tradito
dalle altre importanti famiglie della città e tenuto lontano da
Venezia all'inizio dell'Undicesimo secolo, nel periodo in cui il Doge
stesso era impegnato in una guerra contro gli Ottomani.
Egli venne in effetti sconfitto dagli Ottomani e costretto alla
Egli venne in effetti sconfitto dagli Ottomani e costretto alla
ritirata, tuttavia con la sua città fortemente fortificata che non
gli permetteva l'accesso e gli Ottomani che lo inseguivano non fu
in grado di porre sotto assedio la stessa Venezia e riguadagnare il
controllo della città.
Al termine di queste peripezie, le navi rimanenti della sua flotta
Al termine di queste peripezie, le navi rimanenti della sua flotta
presero infine terra nei pressi di Trieste e Pietro II Orseolo, in seguito
alla protratta permanenza in quell'area, dovette scontrarsi con i suoi
Soldati-Marinai (marines) con le truppe di Stefano di Ungheria. In tale
battaglia, i Soldati-Marinai (marines) "Ebrei" Veneziani sconfissero gli Ungari Cristiani e Pietro Orseolo fu incoronato Re di Ungheria già nel 1028. Egli regnò quindi come uno spietato tiranno fino alla sua morte nel 1041. Ad egli successe suo figlio Re Pietro III Orseolo di Ungheria (1041-1047).
Nel 1047, lo stesso Re Pietro III Orseolo di Ungheria fu esiliato, con la sua famiglia, dall'Ungheria, trovando rifugio a Roma. Durante le lotte che si susseguirono tra i legittimi Papi Cattolici e gli AntiPapi del Culto Romano, il figlio di Pietro III Orseolo, il cui nome era Pietro Leone (di qui la famiglia PierLeoni), si dichiarò infine "Cristiano" in maniera tale da poter entrare a pieno titolo nell'enclave del Culto Romano. In ogni caso, resta certo il fatto che tale Alto Sacerdote Sarmata, tra l'altro uno degli uomini più ricchi del mondo antico, rimase un dedito seguace del Culto di Ba'al Moloch.
Nel 1119, questo Alto Sacerdote Ebreo Sarmata riuscì quindi ad ottenere per sé la carica di AntiPapa con il nome di Callisto II (1119-1124), divenendo il primo Papa Ebreo Sadduceo della Storia. Per nascondere tale evento, più tardi, gli storici Vaticani hanno mescolato dettagli della sua vita reale con quella di un altro legittimo Papa della Chiesa Cattolica sostenendo che egli fosse in realtà nato nella Regione della Burgundia.
A Callisto II, successe suo figlio Onorio II (1124-1130) e quindi suo nipote Innocenzo III (1130-1143). Anche in questo caso, come in altri, la storia dei Papi Ebrei Sadducei (Samaritani) è stata cancellata dalla storia, nonostante il loro lascito - persone bruciate sul rogo, adorazione del pentagramma e la stessa eucaristia:
Nel 1047, lo stesso Re Pietro III Orseolo di Ungheria fu esiliato, con la sua famiglia, dall'Ungheria, trovando rifugio a Roma. Durante le lotte che si susseguirono tra i legittimi Papi Cattolici e gli AntiPapi del Culto Romano, il figlio di Pietro III Orseolo, il cui nome era Pietro Leone (di qui la famiglia PierLeoni), si dichiarò infine "Cristiano" in maniera tale da poter entrare a pieno titolo nell'enclave del Culto Romano. In ogni caso, resta certo il fatto che tale Alto Sacerdote Sarmata, tra l'altro uno degli uomini più ricchi del mondo antico, rimase un dedito seguace del Culto di Ba'al Moloch.
Nel 1119, questo Alto Sacerdote Ebreo Sarmata riuscì quindi ad ottenere per sé la carica di AntiPapa con il nome di Callisto II (1119-1124), divenendo il primo Papa Ebreo Sadduceo della Storia. Per nascondere tale evento, più tardi, gli storici Vaticani hanno mescolato dettagli della sua vita reale con quella di un altro legittimo Papa della Chiesa Cattolica sostenendo che egli fosse in realtà nato nella Regione della Burgundia.
A Callisto II, successe suo figlio Onorio II (1124-1130) e quindi suo nipote Innocenzo III (1130-1143). Anche in questo caso, come in altri, la storia dei Papi Ebrei Sadducei (Samaritani) è stata cancellata dalla storia, nonostante il loro lascito - persone bruciate sul rogo, adorazione del pentagramma e la stessa eucaristia:
tutti elementi da loro stessi per la prima volta introdotti come false dottrine della Chiesa Cattolica.
L'Inquisizione e la legalità
del sacrificio umano
Mentre si ritiene che sia stato Papa Lucio III il
primo a fissare l'esistenza dell'Inquisizione
tramite la Bolla Papale "Ad Abolendam", in
particolare nella sua forma di struttura legale
e morale mirata ad autorizzare il sacrificio
umano e la barbara tortura di innocenti, è
stato, in realtà, il discendente dei Papi Ebrei
Sadducei, in particolare l'AntiPapa Innocenzo
III (1198-1216), a rendere l'Inquisizione stessa
pienamente efficace ed operante, grazie alla
fissazione degli elementi chiave di quest'ultima:
le Leggi della Chiesa, l'Inquisitore, l'Accusato,
l'Atto (o Offesa), il Tribunale ed il Testimone.
L'Inquisitore, in termini pratici, era un giudice
speciale ma permanente che agiva a nome e
per conto del Papa ed a cui era concesso dal
Papa stesso il diritto-dovere di agire sulle basi
delle leggi della Chiesa nei confronti delle
presunte Offese rese alla Fede come definite
dalle stesse leggi canoniche.
Quindi, sulla base del diritto-dovere di agire
a tutela della Chiesa, l'Inquisitore aveva - ed
ha ancora ai nostri giorni - il potere legale di
vita o di morte sull'accusato stesso.
Inoltre, l'accusato era obbligato a presentarsi
Inoltre, l'accusato era obbligato a presentarsi
di fronte all'Inquisitore, ma non doveva
necessariamente essere accusato di alcun
crimine di eresia a questo punto; tuttavia
una volta che il suo nome fosse stato scritto
su un documento cartaceo e l'individuo avesse
riconosciuto sè stesso con il nome del soggetto
riportato nel documento, egli automaticamente
cessava di essere una persona e diveniva contemporaneamente una personalità giuridica
ed una proprietà legale.
Di conseguenza, il fatto stesso di riconoscersi come
quell'individuo di fronte all'Inquisitore era
sufficiente all'Inquisitore stesso per avere, in base
alla legge canonica, il totale controllo sul destino
di quella persona.
Le accuse, a quel punto, sarebbero state formalizzate
Le accuse, a quel punto, sarebbero state formalizzate
successivamente, se necessario. Ma, il più delle volte,
la persona sarebbe stata torturata fino a che qualche
tipo di confessione di un crimine previsto dalla legge
canonica fosse stata estorta - soprattutto nei successivi
secoli, sarebbero state principalmente storie fittizie di
streghe e magia ad essere promosse dalla Chiesa per poi
utilizzarle per mettere in catene, torturare ed uccidere
innocenti, spesso con problemi mentali.
Il periodo di maggiore potere
Il periodo di maggiore potere
del Culto Satanico
Veneziano
Il Culto Satanico Veneziano ha raggiunto il picco del suo
potere poco meno
di 80 anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale, periodo
in cui fu reso
effettivo, in particolare ad opera dell'AntiPapa Pio XII, il più
grande sacrificio
di innocenti a Moloch della Storia, quando più di 18 milioni
di persone furono
arse vive in forni crematori tra l'Unione Sovietica e la Polonia.
Gli stessi campi per il sacrificio umano più importanti furono
Gli stessi campi per il sacrificio umano più importanti furono
deliberatamente
collocati in maniera tale da formare in termini geografici il
più grande Pentagramma
del Male realizzato nella storia.
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