martedì 13 marzo 2012

Gustavo Rol Il Grande Mago





Un dipinto fra i tanti di Gustavo Rol


Ma 20 anni fa avevamo tutti la senzazione che si stava consumando una grave ingiustizia verso Rol. C'è da osservare che quel "disperato" di Piero Angela non solo è ancora lì ( con il suo programma insopportabile), ma ha piazzato anche il figlio.
Il potere della famiglia: e poi dicono che la mafia è presente solo al sud!
Anche in Rai esiste una mafia legata ai Augias, Ferrara l'obeso, i Buttiglione, i Berlinguer, i Rauti-Alemanno e Bernabei-Giovanni Minoli.
Nessun cognome è casuale

Però anche il Tg5 non è da meno.
Barbara Parodi Delfino (erede Visconti di Modrone e ex moglie di Luca di Montezemolo e Paolo Mieli), Costanza Calabrese (figlia dell’ex giornalista Pietro), Giulio De Gennaro (figlio dell’ex capo della Polizia Gianni), Carlotta Adreani (figlia dell’amministratore delegato di Publitalia Giuliano), Silvia Santalmassi (figlia del giornalista Giancarlo), Valentina Loiero (figlia dell’ex presidente della regione Calabria e ex ministro Agazio).
E mancavano da questa edizione Donata Scalfari, Lella Confalonieri, Chiara Geronzi e potremmo continuare per almeno un’altra decina di nomi.
Fa più notizia questo nepotismo non casuale occasionale ma sistematico? No. Ormai è una caccia al nome che nemmeno più fa arrabbiare ma mi ricorda uno dei motivi per cui le notizie sono preconfezionate ed in maniera disinvolta prendono "per il culo" le persone.
Rol, che non ha mai fatto notizia, uomo solitario e schivo, era un precursore dei tempi e visse la realtà come indissolubilmente composta da
spirito e materia: nei suoi dipinti emergono nuovi dinamismi e si può intuire come solo la
concezione di una realtà soggettiva possa aprire all'uomo l'accesso a nuove ed
inaspettate risorse.

Per l'osservatore che non vuole condividere questa visione, suggeriamo di vivere questa esperienza "come se" fosse così, cercare il proprio punto attrattore, lasciarsi trasportare

dai chiaroscuri confusi di alcune ricorrenti figure, scoprire il dettaglio minuziosamente

curato o vedere il quadro nella sua globalità, immaginare il destino dei suoi personaggi ed

il significato simbolico dei soggetto proposto, seguire i segni di pennello che paiono parole di un linguaggio sconosciuto, memorizzare i colori e tornare successivamente ad osservarli.

Curiose sono le opere di Gustavo Rol, il pittore che dipingeva con soli tre colori chissà perché amava ricordarlo.

Questi quadri sono l'apoteosi e la sintesi di un pensiero intramontabile, la potenza dell'umano e delle sue doti oracolari , l'immersione nel di-venire dove il passato e il futuro si condensano magicamente ed inesorabilmente nel presente. Solo il grande "ierofante" può agire nel presente, gli sciocchi solo nel passato e nel futuro.
Rol una vita spesa per la conoscenza e questo ci avvicina all'Uranico, ma sopratutto al divino. Siamo nulla, siamo polvere, però inesorabilmente pensante e questo ci eleva! Ecco l'epitafio della tomba di Cocteau: "Je reste avec vous". e aggiungo -Touiours- che calza perfettamente!

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