venerdì 23 marzo 2012

Queste parole del rabbino mi inquietano

Non so se questo articolo apparso sul blog di Andrea Carancini sia vero? Ma se ciò fosse dovremmo preoccuparci non poco. Vorrei fortemente che qualcuno lo smentisca, speriamo che sia un errore!

DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009


Foto del Rabbino capo dell'IDF

Rabbino capo dell'IDF: "i soldati che mostrano pietà saranno dannati".
IL RABBINO CAPO DELL’ESERCITO ISRAELIANO: LE TRUPPE CHE MOSTRANO PIETA’ COL NEMICO SARANNO “DANNATE”

Di Anshel Pfeffer, 15.11.2009[1]

Il rabbino capo dell’esercito israeliano ha detto la scorsa settimana agli studenti di un corso religioso preparatorio al servizio militare che i soldati che in guerra “mostrano pietà” verso il nemico saranno “dannati”.

Il Generale di Brigata Avichai Rontzki ha anche detto agli studenti che gli individui osservanti hanno reso migliori le truppe da combattimento.

Parlando giovedì alla yeshiva Hesder della colonia Karnei Shomron in Cisgiordania, Rontzki ha parlato del discorso di Maimonide sulle leggi di guerra. Questo testo cita un passaggio del Libro di Geremia che recita: “Maledetto sia chi compie l’opera del Signore con mano fiacca e maledetto sia chi trattiene la propria spada dal sangue”.

Secondo le parole di Rontzki, “In tempo di guerra, chiunque non combatta con tutto il cuore e con tutta l’anima è dannato – se trattiene la propria spada dallo spargimento di sangue, se mostra pietà verso il nemico quando non bisogna mostrare pietà”.

I commenti di Rontzki sono stati fatti durante una cerimonia per celebrare nella yeshiva un nuovo rotolo della Torah. Il servizio è stato compiuto in commemorazione di Yosef Fink, uno dei due studenti della yeshiva rapiti da Hezbollah nel 1986.

I loro corpi vennero restituiti 10 anni dopo in uno scambio di prigionieri.

Rontzki ha parlato anche in modo specifico della condotta dell’esercito israeliano durante l’Operazione Piombo Fuso a Gaza: “A proposito di tutto quello che abbiamo sentito ultimamente sui media, ringrazio Dio che il popolo di Israele si sia unito di recente attorno al semplice principio di come si debba combattere. Una delle importanti innovazioni di questa offensiva è stata la condotta di guerra – non come qualche genere di missione o di detenzione”.

“Noi tutti ricordiamo l’inizio della guerra, con un grande attacco di 80 aerei che hanno bombardato vari obbiettivi, e poi l’artiglieria, il fuoco dei mortai e dei carrarmati e così via, come in guerra”, ha detto. “Tutti hanno combattuto con tutto il cuore e con tutta l’anima, e ciò naturalmente comprende il coraggio, ma anche il combattere con tutte le risorse che uno ha – combattere come se si trattasse decidere davvero la missione”.

Rontzki ha anche parlato delle qualità del soldato ideale.

“Nelle guerre di Israele, i guerrieri sono persone timorate di Dio, persone virtuose, persone che non hanno peccati sulle loro mani”, ha detto. “Bisogna combattere sapendo per cosa si stia combattendo”.

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