E’ una statua in bronzo di offerente, stante con una toga exigua, e con una patera ombelicata nella mano destra. L’opera, alta più di 64 cm è al momento la più elegante e raffinata nel nucleo dei bronzi allungati di età ellenistica finora attestati e richiama, visivamente, la celebre Ombra della Sera di Volterra. E’ datata alla prima metà del III sec. a.C.
Fu esposta per la prima volta a partire dal 1.12.2019 presso il Museo Archeologico di San Gimignano (SI) per poche settimane prima del lock-down.
L’opera è stata rinvenuta nell’autunno 2010 sulle alture della Torraccia di Chiusi, nel territorio di San Gimignano, ove è stata casualmente ritrovata in un’area sacra etrusca all’aperto, in uso per almeno cinquecento anni, dal III secolo a.C. fino al II secolo d.C. La statua risultava sepolta vicino ad un altare squadrato in pietra, sul quale cui si compivano riti con offerte religiose alla divinità del luogo, ed era stata sotterrata in modo rituale durante questo periodo dopo essere stata presumibilmente esposta, dati i perni per inserimento in una base che ancora riporta sotto i piedi, calzati in calcei allacciati fino al polpaccio. Di nuovo esposta
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