“Un brusio lo riportò a Saint-Sulpice; il coro si allontanava, la chiesa stava per chiudere. Avrei potuto tentare di pregare, si disse; sarebbe stato meglio che fantasticare nel vuoto, seduto su una sedia; ma pregare? Non ne ho il desiderio; sono ossessionato dal cattolicesimo, inebriato dalla sua atmosfera d’incenso e di cera, gli giro intorno, commosso fino alle lacrime dalle sue preghiere, spremuto fino al midollo dai suoi salmi e dai suoi inni. Sono affatto disgustato della mia vita, affatto stanco di me, ma da questo a condurre un’esistenza diversa ce ne passa! E poi… e poi… in queste cappelle mi turbo, ridivento incommosso e arido appena ne esco. In fondo, si disse alzandosi e seguendo le poche persone che, sospinte dallo svizzero, si dirigevano verso una porta sul fondo, ho il cuore indurito e affumicato dai bagordi, non sono buono a niente.“
J.-K. HUYSMANS, En route
“Sottomissione”. Michel Houellebec
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