Santa
Maria in Cosmedi, Roma. Uno dei motivi cosmateschi più complessi e
difficili da riprodurre come pattern geometrico per partizioni
reticolari pavimentali. Viene
generalmente denominato come "esagoni intersecantesi" e il significato
iconologico-simbolico ci è ignoto, se non quello generico del simbolismo
cristiano legato alla figura dell'esagono. Questo pattern era già
utilizzato nell'arte musiva romana in formato semplice e tale fu
tramandato nell'alto medioevo e fino all'arte musiva pavimentale
benedettina con la scuola di Montecassino. Furono i Marmorari Romani
della famiglia di Tebaldo, Lorenzo e Iacopo, con i figli di quest'utimo
Iacopo e Luca che modificarono, arricchirono, inventarono questa
ulteriore scomposizione musiva in "elementi triangolari minori" di tipo
frattale all'interno delle congiunture modulari degli esagoni collegati
da tessere esagonali uniformi simmetricamente cromatiche nella
disposizione (che qui non è corretta perchè ritoccato da restauri).
Scusate.. mi sono fatto prendere la mano nella descrizione
tecnica...(foto N. Severino)
sabato 10 novembre 2018
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