sabato 10 novembre 2018

Pavimenti musivi che inducono alla trascendenza

Santa Maria in Cosmedi, Roma. Uno dei motivi cosmateschi più complessi e difficili da riprodurre come pattern geometrico per partizioni reticolari pavimentali. Viene generalmente denominato come "esagoni intersecantesi" e il significato iconologico-simbolico ci è ignoto, se non quello generico del simbolismo cristiano legato alla figura dell'esagono. Questo pattern era già utilizzato nell'arte musiva romana in formato semplice e tale fu tramandato nell'alto medioevo e fino all'arte musiva pavimentale benedettina con la scuola di Montecassino. Furono i Marmorari Romani della famiglia di Tebaldo, Lorenzo e Iacopo, con i figli di quest'utimo Iacopo e Luca che modificarono, arricchirono, inventarono questa ulteriore scomposizione musiva in "elementi triangolari minori" di tipo frattale all'interno delle congiunture modulari degli esagoni collegati da tessere esagonali uniformi simmetricamente cromatiche nella disposizione (che qui non è corretta perchè ritoccato da restauri). Scusate.. mi sono fatto prendere la mano nella descrizione tecnica...(foto N. Severino)

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