La
Cattedra papale cosmatesca più antica è questa di S. Maria in Cosmedin,
realizzata nel 1123 per la consacrazione della chiesa da parte di papa
Callisto II, all'indomani della stipula
del concordato di Worms che di quella lotta aveva segnato, per il
papato, la vittoriosa conclusione. Il dossale che termina con un vero e
proprio clipeo, abbracciandone la testa, sottolinea la sanctitas del
sedente, un attributo specificamente rivendicato da Gregorio VII nel
Dictatus Papae. Questo è quello che si crede. In realtà il Clipeo
incollato al dossale non è altro che una piccola "Rota" cosmatesca
tipica del XIII secolo, strappata al pavimento cosmatesco e posizionata
sulla cattedra, forse per lo stesso motivo iconografico, ma ciò mette in
parte in dubbio l'ipotesi suddetta. Le decorazioni musive, infatti,
sono fatte di tessere lapidee tipiche dei pavimenti che poco o niente si
addicono alla delicatezza espressiva di un'opera come una cattedra
papale. Questa mia affermazione è ampiamente dimostrata dal fatto che
tutte le cattedre papali realizzate dai Marmorari Romani nel XIII
secolo, mostrano decorazioni delicatissime in paste vitree policrome
lasciando a piccoli dischi lapidei di Serpentino e Porfido solo il
compito di dischi o di quadri uniformi uniti dalle decorazioni.
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