martedì 30 gennaio 2018

Quello che non ci hanno detto sul viaggio in Cile del Papa


Spira il vento degli eventi nel mondo è già tempesta, sebbene in Italia, con i media che tacciono, l'aria sembra stagnare...
Un presagio di cose a venire?

Risultati immagini per Il viaggio del papa in cile 11 chiese cattoliche sono state bruciate mentre le proteste di massa hanno salutato il Papa nel Cile cattolico.
Un'altra è stata bruciata sabato, giorni dopo la partenza di Papa Francesco.
Alcuni giorni prima dell'arrivo di Francesco, un gruppo arrabbiato per il costo della visita papale occupò per un breve periodo la Nunziatura a Santiago, dove il Pontefice avrebbe dormito.
Lo stesso giorno, diverse chiese sono state bruciate. Nei giorni che seguirono durante la visita di Francesco furono bruciate diverse altre chiese, insieme a tre elicotteri.
Non era chiaro chi fosse dietro gli attacchi incendiari. Sono stati trovati opuscoli all'esterno di alcune delle chiese che hanno sostenuto la causa dei mapuche indigeni.
Il Cile è cambiato radicalmente, dalla sua economia alla politica, in meno di una generazione.
Quei cambiamenti, combinati con uno scandalo dei preti pedofili e ciò che molti sostengono fu una risposta pasticciata da parte della chiesa, ha accelerato un allontanamento dal cattolicesimo.
Una delle decisioni fortemente contestate del papa - nominare un vescovo cileno con stretti legami con il prete pedofilo più famoso del paese - ha inacidito molti nella visita prima ancora che iniziasse.
I Mapuche, il più grande gruppo indigeno del Cile, stanno combattendo per il ritorno delle terre ancestrali, il riconoscimento della loro lingua e la fine della discriminazione.
Gran parte del viaggio di Francesco è stato dedicato al conflitto. Durante la sua omelia nel cuore del territorio Mapuche, ha incaricato sia i funzionari Mapuche che i funzionari cileni di chiedere un arresto alla violenza e un impegno del governo che vada oltre gli accordi "eleganti".

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