In ogni mitreo, oltre
alle consuete statue della tauroctonia, era ben visibile almeno una riproduzione raffigurante il Dio Kronos (chiamato anche Aion-Zevian), la personificazione del
tempo infinito. Secondo i mitraici non c'è stato mai un inizio; tutto è sempre
esistito e per questo motivo nulla avrà mai fine. Ogni miste ha davanti a se lo
stesso spazio-tempo di quello che gli si presenta alle spalle. Per questo motivo in ogni mitreo è sempre raffigurato un
cerchio; ogni punto della figura geometrica è inizio e fine. Le spire del
serpente che avvolgono il personaggio con testa di leone vogliono proprio
ricordare tale concetto. Si tratta di un concetto per noi difficilmente
assimilabile, visto che dipendiamo totalmente dalla scansione dei secondi, dei
minuti, delle ore, ecc.; per i misti, con tale convinzione si eliminava un dio
creatore dell'universo mentre tutto (per tutto si intendeva la felicità, il
rispetto, la fortuna, la salute e via dicendo) dipendeva assolutamente da
ciascuno di essi.
domenica 28 gennaio 2018
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