domenica 14 luglio 2024

Alchimia, gnosticismo e iniziazione

"Nel processo gnostico dell'emanazione tutto procede dal Padre, entità spirituale al centro dell'esistenza. L'energia spirituale da Lui emanata si diffonde tutt'intorno ma, a mano a mano che si allontana dal centro, essa comincia a decadere perdendo luminosità e trasformandosi in materia, che non è altro che energia "congelata". L'energia però, non cessa di vibrare all'interno della materia stessa, nucleo energetico che contiene la sua essenza più vera: liberarla e riportarla in superficie significa liberare il suo stato più elevato.


Lo stesso deve avvenire anche per l'individuo che si sottopone all'iniziazione: infatti, dopo essersi purificato, l'adepto, in condizione di penitente, è spogliato, bendato e introdotto in un ambiente oscuro, che potrebbe anche essere l'interno di una bara, per simularne la morte. Si rievoca così il mito antico di Osiride, divinità egizia che muore per poi risorgere in un'altra dimensione. È il percorso di qualsiasi rito iniziatico: occorre morire all' uomo antico per nascere come uomo nuovo.
Come riporta il Vangelo, il seme deve poter morire per portare molto frutto: così il processo alchemico della morte e della putrefazione è un passaggio obbligato per le successive fasi di trasformazione e crescita della sostanza. In effetti ciò che muore è solo la scorza superficiale, non la forza interna, spirituale, che viene invece portata in superficie dalla rimozione delle pastoie della materia che l'attanagliavano."

- Roberto Tresoldi, Riti Di Iniziazione  

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