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La corona del rosario deriva dalla tradizione induista: il Mala
La Mala: la collana usata per meditare e per pregare - Eticamente.net | Eticamente.net
La Mala, il cui significato letterale è ghirlanda/collana, è un rosario,
ovvero corona di grani, utilizzata in ambito induista e buddhista per
contare i mantra o le preghiere. La coroncina del rosario detiene un
ruolo rilevante in numerose religioni qualunque sia il nome e la forma
che di volta in volta assume, a seconda del contesto.
La Mala pertanto non è più efficace di un rosario qualunque, nonostante
quest’ultimo risulti meno esotico e affascinante. Si tratta pur sempre
di uno strumento di preghiera composto da grani, che nella Mala sono
108, mentre in ambito cristiano sono solitamente 50 in gruppi di dieci,
con un grano più grosso tra ogni decade. Esistono tuttavia anche rosari
con 150 e 100 grani, corrispondenti al numero dei salmi o parte di essi.
Nella Mala come dicevamo i grani sono 108 + (solitamente) uno più
grande, Bindu o Sumeru, la stazione di giunzione, che simboleggia lo
Stupa, monumento buddhista dove si conservano reliquie. Lo Stupa è anche
simbolo della mente risvegliata e del percorso che bisogna
intraprendere per riuscirci. Lo Stupa rappresenta inoltre il corpo di
Buddha. Accanto ad esso si trova un ciuffo di fili colorati o semi di
bellezza ma esistono anche Mala con inserti di grani variopinti o
realizzati in materiali diversi, dal legno ai minerali, dalle pietre ai
semi. I grani hanno un diametro compreso generalmente tra 6 e 10 mm ma
possono raggiungere anche il centimetro, esistono poi versioni con un
numero inferiore di grani multipli, sotto forma di collane e/o
bracciali.
Scoprire cos’è la Mala è sicuramente interessante così come inoltrarsi
in altri mondi per sviscerarne usanze e tradizioni, ma è altrettanto
curioso scovare i punti in comune con la propria tradizione, che non va
rinnegata a priori. Prima di rifiutare qualcosa per abbracciare altri
orizzonti è importante conoscere il perché delle proprie azioni,
evitando di lasciarsi guidare dalle mode del momento o dal fascino
dell’esotismo, che se da un lato aiuta a spingersi oltre, dall’altro può
trasformarsi in una prigione dorata.
Come si utilizza la Mala
mala-rosario
Bisogna far ruotare i grani con il pollice in senso orario ma i grani
non vanno toccati con l’indice e nemmeno con il mignolo. Si ripete il
mantra fino ad arrivare a Bintu, il punto di giunzione, e si ritorna
indietro. Invece nel rosario cristiano i grani vanno fatti scorrere tra
le dita recitando diverse preghiere.
La Mala va tenuta sopra il dito medio mentre le altre 2 dita vanno
raggruppate insieme e staccate da esso. Le dita simboleggiano i Guna, le
3 qualità del pensiero, del temperamento e dell’azione. La simbologia
di questa posizione richiama il trascendere il mondo dell’illusione per
prendere man mano coscienza dell’unità.
La mano con cui tenere la Mala è la destra tra il pollice, che
simboleggia Dio, e il medio, in modo da enfatizzare la fusione con il
divino passando da un grano all’altro. Con la voce si ripete nel
frattempo il mantra.
I materiali principali della Mala e la loro funzione
mala
A seconda del materiale di cui è formata la Mala, essa assurge a scopi
diversi. Per esempio le Mala di legno di sandalo si dice armonizzi
l’energia corporea facilitando la meditazione. La Mala di rudra
apporterebbero benefici al corpo migliorando per esempio la circolazione
sanguigna, combattendo lo stress e la stanchezza, curando malattie
varie.
La Mala con semi di loto, che in realtà è legno di pero cinese, è più
duratura e a livello simbolico associata al fiore di loto, che si dice
nasca dal fango ma non venga sporcato da esso. La Mala con semi di
bodhi, un ficus detto banyano, che è anche l’albero sotto il quale
Buddha raggiunse l’illuminazione, è importante proprio per questo
motivo. Fra l’altro risulta più leggera e facile da utilizzare nella
preghiera quotidiana. La Mala di ematite, minerale del ferro, è
utilizzata perché, a quanto pare, contribuisce ad armonizzare corpo,
mente e spirito. Quella di pietra, fra cui si riconoscono tipologie
diverse, risulta più pesante delle altre e anche piuttosto costosa.
Esistono poi Mala realizzate con semi di raktu, ricavati da un altro
tipo di ficus, sono meno costose, abbastanza durature e adatte alle
lunghe meditazioni. Fra l’altro si dice abbiano proprietà protettive nei
confronti di chi le utilizza. La Mala di osso bianco o colorato
simboleggia l’impermanenza della vita e la necessità di lavorare su di
sè per non farsi dominare dall’ego. La morte, simboleggiata dall’osso,
ricorderebbe infatti all’uomo il senso della vita.
La simbologia della Mala
Come premesso la Mala è formata da 108 grani ma sarebbe più corretto
dire da 1, 0, 8 grani, difatti ognuna di queste cifre ha un suo
significato. 1 indica la realtà, l’individuo, 0 indica il Samadhi, lo
stato di annullamento dell’Ego, 8 indica la natura creativa, l’infinito.
Addizionando 1 e 8 si ottiene il 9, simbolo della perfezione.
Moltiplicando il 9 per qualsiasi numero, la somma del risultato rimane
9. Come l’universo che è costante e invariabile da sempre.
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