A Guardia Sanframondi (Benevento) ogni sette anni si ripete la processione dei battenti, uno dei rari riti settennali italiani.
Disposti in una lunga fila a due, reggendo nella mano sinistra un crocifisso, e molti anche una immaginetta dell'Assunta, incappucciati e vestiti con un lungo saio bianco, modificato ed aperto sul davanti, si battono il petto con la ' spugna', un pezzo di sughero circolare, nel quale sono stati opportunamente sistemati degli spilli le cui punte fuoriescono dal sughero per circa due millimetri.
Per detergere, disinfettare e mantenere aperta la ferita, alcuni assistenti, dispensano del vino bianco sulla spugna. Il gruppo dei battenti seguono la processione generale fino all'incontro con la Statua dell'Assunta.
La manifestazione risale ad oltre quattro secoli fa. L'immagine della Madonna dell'Assunta era portata in processione solo quando lo chiedeva il popolo. Dopo la seconda guerra mondiale, i Riti Penitenziali hanno avuto invece una cadenza settennale. Così, da oltre mezzo secolo, ogni sette anni l'intero paese si trasforma in un palcoscenico dove circa quattromila persone vengono chiamate nella giornata della processione generale con la statua della Madonna a inscenare i "misteri" (rappresentazioni sacre tratte dalla Bibbia, dalla vita dei Santi, dal catechismo e dalla storia della Chiesa).
Il mistero più grande di tutti per numero di partecipanti è quello dei flagellanti e dei "battenti".
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