La
“Porte des Tours”, entrata alla fortezza dell’antica città della
Dordogna il cui torrione in parte distrutto ancora conserva una
testimonianza inquietante e spaventosa: i graffiti dei Cavalieri del
Tempio imprigionati a Domme.Qui, fra il 1307 e il 1318, furono rinchiusi
70 Templari. Nella penombra del carcere angusto, tra le mura massicce
della fortezza appena rischiarate dalla poca luce che attraversava le
feritoie di uno stretto pertugio, i monaci guerrieri incisero sulle
pareti e sulle panche di pietra immagini e parole dettate dalla
disperazione, dalla rabbia e forse anche da credenze poco ortodosse. I
graffiti della Porte des Tours di Domme sono i più importanti di tutta
la Francia, una testimonianza unica gelosamente conservata.
Molti crocifissi sono incisi sulle pareti della prigione di Domme. Raffigurati sopra un triangolo che potrebbe rappresentare il monte del calvario. Ci si chiede quindi se questo simbolo forte e universale intendesse in primo luogo proclamare la fede in Gesù Cristo, oppure se fosse invece un’allegoria della croce che quei 70 uomini portavano sulle proprie spalle. Il peso di un’accusa virulenta che giungeva da un re imperioso coadiuvato nel suo intento da un pontefice debole e servo. Il traditore Clemente V, come lo definirono proprio quei 70 cavalieri rinchiusi a Domme. Il suo tradimento fu inciso nella pietra.
Accanto ai crocifissi appare spesso una sagoma che molto probabilmente rappresenta la Vergine Maria, ma un altro grande protagonista dei graffiti templari è Giovanni. Un Giovanni in primo piano che, in un graffito, viene raffigurato accanto alla Vergine incoronata, Nôtre Dame. Quella signora tanto amata da Bernardo di Chiaravalle e dall’Ordine del Tempio, le cui immagini dominano le chiese gotiche e a Domme sono presenti ovunque. La Vergine che Bernardo chiamò “Stella maris” e paragonò alla stella mattutina, Lucifero, l’astro portatore di luce ma anche, per gli iniziati, la divinità al centro di numerosi riti gnostici.
La Vergine del mare illumina anche la prigione della Porte des Tours. E Giovanni, che non è soltanto l’Evangelista, che non è soltanto “il figlio” di Maria designato da Gesù nel momento della morte, bensì il Giovanni Battista della corrente eretica del Tempio, trova fra i graffiti di Domme il posto che gli compete. Accanto alla Vergine Maria, al femminino sacro che nel sincretismo gnostico è un tutt’uno con l’immagine della sacerdotessa Maddalena di Betania. Colei che unse il capo di Gesù con l’olio di nardo. Il simbolo di tutte le divinità femminili dei tempi più remoti. Vediamo quindi che i graffiti di Domme sono come un libro segreto inciso nella pietra….
(Osservando la foto in basso): Uno dei graffiti templari più interessanti di Domme. A sinistra, in alto, vediamo la Vergine con il Bambino. Immediatamente sotto la Vergine, appare una sagoma che potrebbe rappresentare San Bernardo di Chiaravalle, padre spirituale dell’Ordine del Tempio. Diverse croci schematiche sovrastano immagini triangolari che simboleggiano il monte del calvario. Infine, a destra del Gesù crocifisso, in alto, una probabile raffigurazione del Graal...
Molti crocifissi sono incisi sulle pareti della prigione di Domme. Raffigurati sopra un triangolo che potrebbe rappresentare il monte del calvario. Ci si chiede quindi se questo simbolo forte e universale intendesse in primo luogo proclamare la fede in Gesù Cristo, oppure se fosse invece un’allegoria della croce che quei 70 uomini portavano sulle proprie spalle. Il peso di un’accusa virulenta che giungeva da un re imperioso coadiuvato nel suo intento da un pontefice debole e servo. Il traditore Clemente V, come lo definirono proprio quei 70 cavalieri rinchiusi a Domme. Il suo tradimento fu inciso nella pietra.
Accanto ai crocifissi appare spesso una sagoma che molto probabilmente rappresenta la Vergine Maria, ma un altro grande protagonista dei graffiti templari è Giovanni. Un Giovanni in primo piano che, in un graffito, viene raffigurato accanto alla Vergine incoronata, Nôtre Dame. Quella signora tanto amata da Bernardo di Chiaravalle e dall’Ordine del Tempio, le cui immagini dominano le chiese gotiche e a Domme sono presenti ovunque. La Vergine che Bernardo chiamò “Stella maris” e paragonò alla stella mattutina, Lucifero, l’astro portatore di luce ma anche, per gli iniziati, la divinità al centro di numerosi riti gnostici.
La Vergine del mare illumina anche la prigione della Porte des Tours. E Giovanni, che non è soltanto l’Evangelista, che non è soltanto “il figlio” di Maria designato da Gesù nel momento della morte, bensì il Giovanni Battista della corrente eretica del Tempio, trova fra i graffiti di Domme il posto che gli compete. Accanto alla Vergine Maria, al femminino sacro che nel sincretismo gnostico è un tutt’uno con l’immagine della sacerdotessa Maddalena di Betania. Colei che unse il capo di Gesù con l’olio di nardo. Il simbolo di tutte le divinità femminili dei tempi più remoti. Vediamo quindi che i graffiti di Domme sono come un libro segreto inciso nella pietra….
(Osservando la foto in basso): Uno dei graffiti templari più interessanti di Domme. A sinistra, in alto, vediamo la Vergine con il Bambino. Immediatamente sotto la Vergine, appare una sagoma che potrebbe rappresentare San Bernardo di Chiaravalle, padre spirituale dell’Ordine del Tempio. Diverse croci schematiche sovrastano immagini triangolari che simboleggiano il monte del calvario. Infine, a destra del Gesù crocifisso, in alto, una probabile raffigurazione del Graal...
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