A Roma, già nel Cinquecento era stata eretta all’interno dell’Anfiteatro Flavio una cappella detta di Santa Maria della Pietà. Nel Settecento l’architetto Carlo Fontana - nato a Rancate il 22 aprile 1638 - tentò il gran tuffo nell'immortalità con un progetto che gli avrebbe offerto l’ambiziosa idea - già accarezzata da Gian Lorenzo Bernini - di unire sacro e profano, in un colloquio indissolubile tra il Colosseo e una chiesa speciale, ai bordi dell'arena e dedicata ai Martiri cristiani. Così propose un ambizioso progetto per collocare un tempio sacro all’interno dell’arena. Una chiesa a pianta centrale sarebbe sorta all’interno vicino alla cappella, visibile dal fondo dell’asse longitudinale dell’anfiteatro. Sarebbe stata preceduta da una serie di arcate che - oltre a raccordarsi alla curva dell’impianto originario, avrebbe “esteso” quello del tempio. La guerra di successione spagnola e le numerose difficoltà politico-economiche del periodo fecero sì che il progetto rimanesse su carta - ricostruito di recente in questo accurato modellino.
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