mercoledì 1 aprile 2020

Sulla Preghiera


Prima di iniziare la sua esposizione, Timeo si rivolge agli Dei e pronuncia una preghiera, imitando così il Demiurgo universale “che, prima dell’intera Demiurgia, è detto entrare nel santuario oracolare della Notte e, in conseguenza a ciò, si colma di intellezioni divine, riceve i principi della Demiurgia e, se è lecito dirlo, scioglie tutte le difficoltà, ed invoca il Padre perché lo aiuti nella Demiurgia. E’ infatti raffigurato dal Teologo nell’atto di rivolgersi alla Notte: O Madre, somma Dea, Notte divina, come, dimmelo, come bisogna che io, intrepido, dia inizio alla vita degli Immortali? E dalla bocca della Notte ascolta queste parole: Con l’Etere immenso circonda il Tutto e, nel mezzo, il Cielo dentro la Terra infinita, dentro il Mare e, dentro, tutte le costellazioni che fanno al Cielo una corona e dopo ciò viene istruito sulla Demiurgia complessiva del Tutto.” Quanto a Crono, dopo averlo legato, gli rivolge una preghiera dicendo: Daimon molto glorioso, conduci al successo la mia stirpe, ed in ogni modo invoca il favore di Crono del resto, il Demiurgo universale può riempire il Tutto di Dei e rendere il cosmo visibile simile al Vivente-in-sé solo guardando alle Cause superiori, Cause di cui deve colmarsi per dare alla luce opere meravigliose..
(Proclo, In Tim. I 206, 26- 222, 6)

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