Pietra dei falliti, Desenzano
Le usanze legate al nome della Pietra dei falliti di Desenzano potrebbero risalire ai Longobardi. Le persone che andavano in fallimento erano costrette ad appoggiare per tre volte le natiche nude sulla pietra, prima di percorrere la “strada dei falliti” tra due ali di creditori arrabbiati, che da lì partiva e portava alla prigione. Tali usanze trovano un riscontro, ad esempio, con ciò che si racconta di una pietra, ora scomparsa, che si trovava all’esterno del duomo di Colonia, in Germania. Ivi i condannati a morte venivano spinti tre volte con la schiena nuda contro la pietra, prima di esser mandati al patibolo. Il detto trentino “L’ha sbatù el cul per tera”, che ancora oggi qualcuno usa per indicare chi è fallito, risale molto probabilmente a questa antica usanza di tradizione germanica...
Le usanze legate al nome della Pietra dei falliti di Desenzano potrebbero risalire ai Longobardi. Le persone che andavano in fallimento erano costrette ad appoggiare per tre volte le natiche nude sulla pietra, prima di percorrere la “strada dei falliti” tra due ali di creditori arrabbiati, che da lì partiva e portava alla prigione. Tali usanze trovano un riscontro, ad esempio, con ciò che si racconta di una pietra, ora scomparsa, che si trovava all’esterno del duomo di Colonia, in Germania. Ivi i condannati a morte venivano spinti tre volte con la schiena nuda contro la pietra, prima di esser mandati al patibolo. Il detto trentino “L’ha sbatù el cul per tera”, che ancora oggi qualcuno usa per indicare chi è fallito, risale molto probabilmente a questa antica usanza di tradizione germanica...
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