giovedì 22 agosto 2019

Alle origini dello sciamanesimo ecco un essere in bilico fra sacerdote, folletto e stiamano

Statuetta in rame di un personaggio in cammino, appartenente al periodo Proto-Elamita (3000 a.C. circa), conservato presso il Metropolitan Museum of Art di New York. La figura può essere interpretata come un eroe o un demone, indossante stivali con la punta rivolta all’insù, un copricapo con corna e orecchie di stambecco e intorno alle spalle il corpo e le ali di un uccello da preda. La lunga barba è una caratteristica normalmente attribuita a esseri divini o a sovrani, mentre il particolare tipo di calzatura è associata con gli abitanti delle regioni montuose. La mescolanza di elementi animali e umani può essere interpretata come una modalità per rappresentare i poteri di un essere abitante le regioni di montagna, oppure un uomo che, per ragioni rituali, impersona tale essere. Si tratterebbe, in questo caso, del più antico esempio di travestimento cerimoniale in uomo-capra o uomo-stambecco, che si può osservare ancora oggi in numerosi Carnevali popolari, soprattutto nella regione alpina ...

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