Il
giardino di Ninfa è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione
Lazio nel 2000 al fine di tutelare il giardino storico di fama
internazionale, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, lo specchio
lacustre da esso formato e le aree circostanti che costituiscono la
naturale cornice protettiva dell’intero complesso, nelle quali è
compreso anche il Parco Naturale Pantanello, inaugurato il 15 dicembre
2009.
Il nome Ninfa deriva da un tempietto di epoca romana, dedicato alle Ninfe Naiadi, divinità delle acque sorgive, costruito nei pressi dell’attuale giardino.
A partire dal VIII l’Imperatore Costantino V Copronimo concesse a Papa
Zaccaria questo fertile luogo, facente parte di un più vasto territorio
chiamato Campagna e Marittima, entrò a far parte dell’amministrazione
pontificia. Al tempo contava solo pochi abitanti, ma aveva assunto un
ruolo strategico per la presenza della Via Pedemontana: trovandosi ai
piedi dei Monti Lepini, era l’unico collegamento alle porte di Roma che
conduceva al sud quando la Via Appia era ricoperta dalle paludi. Dopo
l'XI secolo Ninfa assunse il ruolo di città e fra le varie famiglie che
la governarono ricordiamo i Conti Tuscolo, legati alla Roma pontificia, e
i Frangipani, sotto i quali fiorì l’architettura cittadina e crebbe la
considerazione economica e politica di Ninfa, ricordiamo infatti che nel
1159 il cardinale Rolando Bandinelli fu incoronato pontefice Alessandro
III nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. Nel 1294 salì al soglio
pontificio Benedetto Caetani, Papa Bonifacio VIII, figura potente e
ambiziosa, che nel 1298 aiutò suo nipote Pietro II Caetani ad acquistare
Ninfa ed altre città limitrofe, segnando l’inizio della presenza dei
Caetani nel territorio pontino e lepino, presenza che sarebbe durante
per sette secoli.
domenica 18 agosto 2019
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