lunedì 12 agosto 2019

Templi che hanno mantenuto la loro essenza originale e la loro purezza architettonica

Situata sulla strada provinciale che collega Squinzano a Casalabate, l'Abbazia di Santa Maria di Cerrate, è uno dei più significativi esempi di romanico in Puglia.. L'Abbazia di Santa Maria di Cerrate fu fondata alla fine del XII secolo da Tancredi d'Altavilla, Conte di Lecce. La leggenda vuole che in questo luogo sia apparsa a Tancredi la Madonna, fra le corna di un cervo, da cui il nome . La località fu un importante polo religioso e culturale fino al Cinquecento, successivamente trasformata in masseria. Nel 1711 l’Abbazia venne saccheggiata dai pirati turchi e cadde in uno stato di abbandono, proseguito fino al restauro del 1965 curato dalla Provincia di Lecce. Il complesso rimase di proprietà dell'ente locale fino al 2012, anno in cui è passato al Fondo Ambiente Italiano. L’Abbazia è in stile di romanico e presenta in facciata un portale sormontato da un’arcata con altorilievi di eccezionale qualità che riproducono scene del Nuovo Testamento e un monaco in preghiera. L’interno dell’edificio era completamente decorato con affreschi databili a partire dal XIII secolo, oggi conservati nel Museo attiguo. La chiesa romanica ha un prospetto monocuspidale animato da una serie di archetti che fa comprendere la spartizione interna della struttura. La facciata presenta un piccolo rosone al centro, una monofora per lato e un duecentesco portale nel cui intradosso son figurati i rilievi dell'Annunciazione della Vergine, della Visita a Santa Elisabetta, dei Magi e della Fuga in Egitto.
Lungo il lato sinistro del tempio, fa bella mostra di sé un portico, risalente al XIII secolo, impreziosito da colonne cilindriche e poligonali che reggono dei capitelli figurati. Di fronte al portico è presente un pozzo ornamentale del XVI secolo. L'interno è a tre navate ed è coperto da un soffitto costituito da travi, canne e tegole. Del 1269 è il baldacchino posto sopra l'altare maggiore. Di notevole interesse sono gli affreschi duecenteschi e trecenteschi: nelle absidi Durante i lavori di restauro furono staccati dalla chiesa alcuni affreschi e trasportati nel vicino museo nel quale sono tuttora esposti: (Dormitio Virginis, Annunciazione della Vergine, Miracolo della cerva, San Giorgio con la principessa, Sant'Anna e San Gioacchino con Maria Vergine, San Demetrio, San Michele e altri Santi).

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