Già la definizione Madonna Nera sembra una contraddizione di per sé: la madre di Gesù non può essere che luce, non ha nulla a che spartire con il nero delle tenebre. Non è proprio così. Il colore nero non sta a simboleggiare solamente le tenebre, ma anche la terra scura e fangosa della fertilità
La testimonianza scritta più antica su una Vergine Nera appare in una cronaca dell’anno 1255. Secondo l’autore del documento, il re francese Luigi il Santo portò con sé, di ritorno da una Crociata in Palestina, alcune sculture della Vergine Maria che lasciò poi nella regione di Forez. Le statue erano “scolpite in legno scuro e provenivano dall’Oriente”Oggi le Madonne Nere sono presenti in tutta Europa. E non solo. Anche nelle Isole Canarie, in Sudamerica, in Russia, nelle Filippine. Almeno duecento di queste statue dominano gli altari delle chiese francesi, ma la loro culla è nella regione dell’Auvergne. Originariamente la Madonna Nera, rappresentazione della materia prima nascosta nel ventre della terra, veniva installata nelle cripte degli edifici sacri. La si chiamava Nôtre Dame de dessous terre, Nostra Signora di sotto terra.on solo le Madonne Nere presentano un legame con il paganesimo europeo e con l’Oriente, ma anche con i culti druidici dei Celti. Infatti ogni santuario contenente una Vergine Nera è – o era – situato nei pressi di dolmen, menhir o cromlech, di foreste sacre e fonti. Tutti luoghi, insomma, che evidenziano un nesso con la cultura degli antichi druidi. Non per nulla proprio nella regione dell’Auvergne, situata nel centro della Francia e caratterizzata dalla presenza di sorgenti minerali, catene montuose e vulcani, si presenta la maggior concentrazione di Madonne Nere al mondo
Tra le Madonne Nere più famose di Francia, vorrei ricordare la misteriosa Vergine di Dijon, in Borgogna: Nôtre-Dame-du-Bon-Espoir, una delle sculture più antiche in assoluto. La statua risale all’ XI secolo. Purtroppo durante la Rivoluzione Francese le fu strappato il bambino dal grembo, e le mani e i piedi della statua andarono distrutti.È la virgo paritura. Il clero locale ha vestito la statua con abiti che ne coprono per intero la figura, privandoci così della vista di un piccolo capolavoro. La sua nudità ancestrale esposta in una chiesa risultava inquietante.
Un’altra Virgo molto suggestiva è quella di Le Puy-en-Velay. Si trova nel santuario francese di Nôtre-Dame-du-Puy, è di foggia bizantina. Ha un volto singolare, una corona che reca sulla sommità una colomba. L’abito è decorato con simboli che ricordano il sole e con delle lingue di fuoco. La statua è la riproduzione di una più antica che doveva risalire all’ XI secolo ed essere stata portata dalla Terrasanta da re Luigi VII. Le Puy era un centro druidico di grande importanza. Purtroppo oggi anche questa Madonna è stata abbigliata con un manto chiaro che la copre per intero, come a voler esorcizzare il nero del volto.
E poi c’è lei: sempre nel territorio di Navarra s’innalza la splendida cappella di Eunate. Si erge solitaria nella campagna, a poca distanza da Puente la Reina, dove un tempo – e come sarebbe potuto essere altrimenti? – vi fu un’importante commenda templare. In questo edificio ottagonale veniva custodita una Madonna Nera: la “Senora de las Cien Portas” (la Signora delle Cento Porte). Eunate costituiva un centro importante di venerazione mariale. Oggi è possibile ammirare una statua lignea di Madonna in trono con bambino. Non è più nera nemmeno lei, non è l’originale perduto, ma presenta alcune caratteristiche delle Vergini scure. La cappella di Eunate è un gioiello di bellezza architettonica e una scatola ermetica del Tempio. Fu spettatrice di riti segreti e la sua forma ottagonale ricorda senz’altro lo splendore del Graal.
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