Ecco come padre Corrado Balducci, che è stato un'autorità nel campo della demonologia, descrive sinteticamente l'esorcismo:
"L'esorcismo (ufficiale ovviamente) rientra nella categoria dei sacramentali, cioè di quei riti sensibili istituiti dalla Chiesa, per giustificare e produrre effetti specialmente spirituali; come tale, deriva la sua efficacia non solo dalle disposizioni dell'esorcista e del paziente, ma anche dalle preghiere della Chiesa che presso Dio hanno particolare valore. Specie se a motivo di queste, la sua efficacia è molto grande; non è però infallibile, sia perché le stesse preghiere della Chiesa, secondo l'economia divina ordinaria, non hanno un effetto sicuro, sia perché il suo potere sui demoni non è assoluto ma condizionato al beneplacito del potere divino, che a volte potrebbe avere giusti motivi per ritardarne o proibirne l'uscita. Ciò non contrasta con la forma imperativa dell'esorcismo, poiché la condizione riguarda la volontà divina e non quella demoniaca, pienamente soggetta di per sé al potere ecclesiastico. Nel determinarne l'efficacia, è evidente che Dio non può trascurare la persona dell'esorcista e del paziente; ecco perché la Chiesa insiste sulla condotta irreprensibile dell'esorcista e su quelle disposizioni e aiuti spirituali che, sia nel sacerdote come nell'indemoniato, mentre sconcertano e indeboliscono la riluttanza di Satana, contribuiscono assai a ottenere la grazia desiderata".
"L'esorcismo (ufficiale ovviamente) rientra nella categoria dei sacramentali, cioè di quei riti sensibili istituiti dalla Chiesa, per giustificare e produrre effetti specialmente spirituali; come tale, deriva la sua efficacia non solo dalle disposizioni dell'esorcista e del paziente, ma anche dalle preghiere della Chiesa che presso Dio hanno particolare valore. Specie se a motivo di queste, la sua efficacia è molto grande; non è però infallibile, sia perché le stesse preghiere della Chiesa, secondo l'economia divina ordinaria, non hanno un effetto sicuro, sia perché il suo potere sui demoni non è assoluto ma condizionato al beneplacito del potere divino, che a volte potrebbe avere giusti motivi per ritardarne o proibirne l'uscita. Ciò non contrasta con la forma imperativa dell'esorcismo, poiché la condizione riguarda la volontà divina e non quella demoniaca, pienamente soggetta di per sé al potere ecclesiastico. Nel determinarne l'efficacia, è evidente che Dio non può trascurare la persona dell'esorcista e del paziente; ecco perché la Chiesa insiste sulla condotta irreprensibile dell'esorcista e su quelle disposizioni e aiuti spirituali che, sia nel sacerdote come nell'indemoniato, mentre sconcertano e indeboliscono la riluttanza di Satana, contribuiscono assai a ottenere la grazia desiderata".
Balducci C. La possessione diabolica, Edizioni Mediterranee, 1974
Scena in bronzo dell'XI° secolo (Chiesa di San Zeno, Verona)
1 commento:
Sembre che siam arrivati a 10 esorcisti, città e provincia movimentata e in odor di zolfo!
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