Dell’umanesimo civile e di personaggi come Machiavelli, nei secoli si è sostenuta l’importanza nella cultura italiana, invece non è quasi rimasta traccia dell’umanesimo filosofico e religioso che pure si ritrova nel pensiero e quindi nell’arte di tanti pittori e scultori sommi di fine Quattrocento, inizio Cinquecento.E in particolare si è approfondito pochissimo dell'opera di Giovanni Pico della Mirandola che ha lasciato traccia di sè come “genio”, è stato studiato pochissimo il suo libro "Conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae" del 1486. Ne avrebbe voluto discutere con il papa, ma finì invece sotto processo dell’Inquisizione, il libro fu bruciato (ne restano pochissime copie) e lui si salvò dal rogo soltanto grazie al censo e all’amicizia con Lorenzo de’ Medici, che riuscì a liberarlo dopo che era stato arrestato in Francia e lo fece arrivare a Firenze dandogli rifugio.
domenica 18 settembre 2016
Un genio e padre del Rinascimento poco studiato: Pico della Mirandola
Dell’umanesimo civile e di personaggi come Machiavelli, nei secoli si è sostenuta l’importanza nella cultura italiana, invece non è quasi rimasta traccia dell’umanesimo filosofico e religioso che pure si ritrova nel pensiero e quindi nell’arte di tanti pittori e scultori sommi di fine Quattrocento, inizio Cinquecento.E in particolare si è approfondito pochissimo dell'opera di Giovanni Pico della Mirandola che ha lasciato traccia di sè come “genio”, è stato studiato pochissimo il suo libro "Conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae" del 1486. Ne avrebbe voluto discutere con il papa, ma finì invece sotto processo dell’Inquisizione, il libro fu bruciato (ne restano pochissime copie) e lui si salvò dal rogo soltanto grazie al censo e all’amicizia con Lorenzo de’ Medici, che riuscì a liberarlo dopo che era stato arrestato in Francia e lo fece arrivare a Firenze dandogli rifugio.
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